Barrafranca. Arriva puntuale la replica del sindaco Fabio Accardi al comunicato stampa del Partito Democratico locale da noi pubblicato recentemente LINK
“il PD affetto da stato confusionale convulsivo o da sindrome da bugia patologica?”
Si cari concittadini questa è la domanda “il PD affetto da stato confusionale convulsivo o da sindrome da bugia patologica?”.
Ma andiamo ai fatti forse riusciremo a fare chiarezza e farvi capire qualcosa sull’annosa vicenda Enel Sole.
Il pacchetto del servizio So.le. denominata Premium fu deliberato dalla Giunta Marchì con delibera di Giunta comunale n. 223 del 18 dicembre 2001. La convenzione di gestione del servizio veniva assunta con scrittura privata nel gennaio 2002 con scadenza nel 2026 per una durata di 25 anni.
Con il nuovo servizio si ammodernò l’impianto di pubblica illuminazione e si amplio la rete, illuminando le periferie e le vie d’ingresso del paese e si abbatterono i costi di manutenzione.La convenzione fu da subito contestata da un gruppo di consiglieri di opposizione che presentarono un esposto al Prefetto ma il tutto si concluse con un nulla di fatto.
Nel 2010 l’amministrazione Ferrigno propose al gestore una nuova formula per la revisione dei prezzi. La proposta accettata da Enel So.le apparentemente farà risparmiare il 22,22% del costo annuo ma in realtà la nuova formula per il calcolo del canone annuo porterà a partire da giugno 2012 ad un aumento del 32,22% del costo annuo del servizio quindi la cura fu peggio del male ma siccome nel 2012 si andava ad elezione era importante fregiarsi della riduzione dei costi anche se farlocca.
Nel 2013 l’amministrazione Lupo sostenuta dal PD tenta la strada della revoca della convenzione con tanto di plauso in consiglio comunale del consigliere Avv. Giuseppe Lo Monaco oggi esponente PD.
Ma nel marzo 2015 quando la strada della revoca non va a buon fine il PD di Barrafranca sconfessa se stesso e con un volantino dal titolo “Il Re sole splende di luce riflessa” chiede le dimissioni del Sindaco Lupo perché colpevole di non aver imbroccato la strada giusta e cioè quella della rinegoziazione della convenzione Enel So.le a prezzi consip.
Nel 2017 dopo alcuni mesi dal mio insediamento e dopo una lunga trattativa ottengo una proposta di rinegoziazione della convenzione Enel So.le. La proposta ottiene il plauso di tutte le forze politiche compreso il PD che allora era parte integrante dell’amministrazione. La transazione prevedeva un canone annuo pari a € 385.000,00 (IVA esclusa) anziché 850.000,00 euro con un risparmio di 400.000,00 euro circa e l’ammodernamento, senza ulteriori oneri a carico del Comune, con apparecchi di illuminazione a LED. Il 15 giugno 2017 giunge la proposta ufficiale di transazione approvata dal CDA di Enel So.le. Ma quando si sta per dare seguito alla transazione, l’11.07.2017 giunge all’amministrazione comunale una mozione a firma della consigliera Batù che evidenzia la radicale nullità della convenzione Enel So.le. A fine 2017 la Giunta Accardi con delibera di G.C. n. 87 del 30.11.2017 prende atto della radicale nullità della convenzione Enel So.le. Oggi, al fine di garantire il servizio di pubblica illuminazione e non lasciare il paese al buio con ordinanza sindacale abbiamo affidato il servizio di pubblica illuminazione nelle more che venga predisposto il nuovo progetto ed espletata la gara per il nuovo servizio. Nel frattempo stiamo resistendo la ricorso straordinario al Presidente della Regione presentato da Enel So.le e al decreto ingiuntivo presentato da Banca Farmafactoring per i crediti acquisiti da Enel.
Ricapitolando: PD “Lo Monaco” 2002 – esposto al Prefetto concluso in un nulla di fatto; PD “squalo” 2010 – revisione dei prezzi del canone annuo, portò ad un aumento del 32,22% del canone annuo; PD 2013 – revoca della convenzione, il comune soccombe nel ricorso al TAR; PD 2015 – transazione a prezzi consip, il Sindaco Viene sfiduciato; PD 2017 – fino a giugno transazione a prezzi consip, PD 2017 luglio dopo avere ottenuto favorevolmente la rinegoziazione – nullità della convenzione. Questa è la coerenza del PD di Barrafranca.
E proprio il caso di dirlo “Pd giù la maschera”. Si, giù la maschera del Bastian Contrario.