“Settore agricolo in crisi”

“Settore agricolo in crisi”

- in Agricoltura

Barrafranca. Evidenziate le paradossali discrasie dell’Imu sui terreni

Barrafranca – Netta opposizione degli agricoltori barresi perché conl’Imu sui terreni si mette in ginocchio l’intero settore agricolo barrese. A dire la propria in rappresentanza di diversi agricoltori uno dei rappresentanti del movimento dei Forconi, Salvatore Messina che assieme a Giuseppe Scarlata, vicepresidente nazionale dei Forconi ha incontrato l’amministrazione locale per dare un senso alla protesta, per la verità molto pacata, sull’imu che interessa i terreni. Quello che non convince è che un agricoltore che ha un terreno in territorio di Piazza Armerina e quindi attaccato a Barrafranca non pagherà mentre chi ha terreni nel territorio barrese dovrà pagare. Contraddizione che viene rilevata da molti agricoltori. «Questa è una tassa ingiusta – afferma il giovane agricoltore Salvatore Messina, referente locale del movimento I Forconi – e siamo fermamente convinti che gli agricoltori devono essere esentati a prescindere se producono in pianura, collina o montagna. Questa tassa va a gravare sulle aziende e tassare la proprietà agricola che oggi produce perdita è una cosa inaccettabile ma la cosa fuori da ogni logica e impensabile è che la somma non viene neanche reinvestita sul comparto agricolo. Si è vero, serve a pagare e a mantenere le spese scellerate e folli che la politica ha fatto e fa scomparirà dai nostri territori». Il movimento dei Forconi, che esprime le esigenze dal basso solo per sradicare gli interessi delle lobby internazionali, denuncia il momento critico del settore agricolo dove la precaria situazione dell’Ennese darà vita ad una lenta scomparsa dell’agricoltore come «vero tutore e custode dell’ambiente con la paura di assistere a veri e propri disastri ambientali. Sappiano tutti che intervenire ai disastri avvenuti i costi non sono mai controllabili come lo potrebbero essere facendo prevenzione per cui i campieri e di esattori per conto dello Stato dovrebbero opporsi fermamente Oggi gli enti sono consci della situazione sull’imu dei terreni perché già lo Stato ha incassato i tributi con una trattenuta anticipata (al comune barrese sono stati trattenuti oltre 220mila euro). «Sappiamo che è una situazione delicata – affermano gli agricoltori barresi – ma bisogna muoversi senza strumentalizzazione alcuna tanto che i sindaci, e non solo loro, dovrebbero uscire in massa e allo scoperto e schierarsi fattivamente a favore degli agricoltori e se serve dovrebbero consegnare le fasce ai prefetti». Secondo i Forconi ormai le proteste verbali non sortiscono nessun effetto, e neanche si può pensare di mediare per poi ottenere qualche euro di sgravio, che di sicuro non andrà a migliorare le condizioni in cui versano le aziende e i produttori agricoli. Quindi la sola strada percorribile è il totale rifiuto da parte dei sindaci a tassare. Quattro comuni del nisseno “docet” come Butera, Mazzarino, Riesi e Niscemi i quali in un consiglio comunale congiunto hanno convenuto sulla necessità di una mobilitazione cohtro un decreto legge che rischia di penalizzare i piccoli comuni che trovano nell’agricoltura una tra le voci più importanti delle loro economie.

R.P.

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