Nel 1993 la sua decisione suscitò polemiche
Barrafranca. E’ stato uno dei primi consiglieri comunali a rifiutare il proprio gettone di presenza per scopi benefici ed addirittura fu anche criticato perché «il popolo non aveva bisogno di miseria». Era il 1993 quando un movimento politico “Insieme per Barrafranca” criticò l’operato del consigliere comunale Giuseppe Regalbuto. Ora a distanza di 21 anni quel gesto sale alla ribalta per quello che si sta registrando negli ultimi tempi in tutta Italia, ad esempio a Bari, e così come in Sicilia, ad Agrigento sul caso delle commissioni e dei gettoni di presenza gonfiati da parte dei consiglieri comunali. Pare che a Barrafranca nelle amministrazioni precedenti di commissioni se ne siano svolte, addirittura una quarantina in un mese. La scelta di Regalbuto fu anche criticata con un manifesto: «Caro Regalbuto il popolo non ha bisogno di miseria ma di coerenza ed onestà politica. Condanniamo il suo operato che riteniamo culturalmente disonesto».
Regalbuto, che durante gli anni è stato anche consigliere provinciale, ora dice: «Di certo non posso avere lezioni dal M5S ma anche di chi mi criticava in quel preciso momento storico-politico perché chi mi tacciava come disonesto adesso può fare memoria di quale direzione la politica ha preso e, redimersi, facendo un mea culpa. Ora più che mai, rispetto al passato, i cittadini condannano gli sprechi».
Renato Pinnisi