Il team medico, paramedico ed i collaboratori dell’Avis di Barrafranca festeggiano con ben 52 sacche di sangue raccolte il giorno della festa della donna.
“Certamente un buon numero di sacche raccolte, ma sono numeri che ci regalano la fedeltà e la generosità dei nostri donatori. Tra la raccolta ordinaria, come da calendario, ed una seconda straordinaria, che decidiamo di volta in volta, riusciamo a fornire 70/80 sacche al mese al Centro Trasfusionale di Piazza Armerina”, dichiara il presidente della sezione Avis di Barrafranca, Giuseppe La Rosa.
Leggiamo un sul suo volto un cruccio ed il presidente ne spiega la ragione: “Come sempre, prima delle nostre raccolte di sangue, mettiamo dei tabelloni pubblicitari in alcuni punti prestabiliti del paese, per far sapere, o per ricordare, che organizziamo una raccolta. Questi tabelloni sono stati presenti sino a sabato 7 marzo alle ore 13.00, mentre nel pomeriggio ne scomparivano quattro dei sei installati. Non sappiamo cosa pensare… non sappiamo se tale furto sia penalmente perseguibile, e non ci interessa più di tanto, ma sappiamo certamente che la o le persone che hanno fatto ciò hanno commesso un’azione moralmente da censurare, meschina e probabilmente da persone con gravi problemi psichici. Persone che non sanno che significa volontariato e non è in grado di capire il grande lavoro che c’è in ogni raccolta. Se fosse sparito un solo manifesto ne avremmo dedotto di un’azione di un bambino o di uno disturbato mentalmente… il fatto che ne sono spariti ben quattro ed in punti molto distanti l’uno dall’altro, ci fa pensare che non è un azione isolante e casuale ma studiata e realizzata da una mente malata. La raccolta di domenica, fortunatamente, è la risposta forte ed intelligente dei donatori dell’Avis di Barrafranca, a cui va sempre il nostro ringraziamento”.
I soci Avis concordano pienamente e ci associano alla condanna di un gesto ingiustificabile, perpetrato certamente da qualcuno con scarsa serenità mentale.