All’Aisla Enna di cui è referente Michele La Pusata arriva un assegno di 2mila euro da parte dell’associazione emigrati italiani residente in Germania per destinarli alla ricerca contro la malattia rara della sclerosi laterale amiotrofica. è stato Gaetano. Crapanzano (tornato da Goppingen a Barrafranca in occasione delle festività pasquali) a consegnare un assegno dell’importo di 2 mila euro a Michele La Pusata. «La somma – ha spiegato Crapanzano, emigrato barrese in Germania – è il frutto di una tombolata organizzata nei mesi scorsi dall’associazione genitori di LACONSEGNADELL’ASSEGNO Goppingen e come referente durartte il periodo pasquale ho deciso di consegnano di persona a Michele il quale è una persona che vogliamo bene e stimiamo per il coraggio che ha di affrontare la vita ogni giorno nonostante le vicissitudini della malattia». Non è la prima volta che l’associazione tedesca offre una somma raccolta durante le proprie iniziative ad altre associazioni di beneficienza onlus e questa è la terza volta in tre anni che viene destinata ad Aisla Enna. Un esempio di come la stima, l’amicizia e l’amore verso il prossimo, nonostante i troppi chilometri di distanza, non viene meno da parte dei tanti emigranti in Germania che hanno dimostrato ancora una volta distare vicino alle persone e famiglie intere i quali “convivono” con una malattia rara le cui esigenze sono tante e le istituzioni dovrebbero vigilare sempre. Non è la prima volta che rappresentanti dell’Aisla Enna con la comunità di emigrati in Germania collaborano tramite iniziative culturali e sociali che hanno come base il concetto di solidarietà. Diversi anni fa fu anche l’occasione che due amici barresi di antica data si incontrarono Michele La Pusata e Giuseppe Scaletta (emigrato e residente in Germania e circondato dall’affetto dei familiari) entrambi affetti dalla sclerosi laterale amiotrofica. Due sistemi, quello tedesco e quello italiano, inerente all’assistenza medica differenti dove ad esempio in Italia il diritto alla salute a volte è un vero “optional” anche se come nel caso di Michele La Pusata, i familiari si sostituiscono e non fanno mancare l’affetto familiare. «Ringrazio l’associazione genitori della Germania – afferma Michele La Pusata – a nome di tutti i malati di Sia presenti nel territorio e quanti rinnovano in noi la speranza per un futuro migliore. Ringrazio chi mista vicino e chi risiede in Germania. Riserverà una preghiera per loro». La Sia, è una malattia rara e neurodegenerativa progressiva che colpisce le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale tanto che interessano i movimenti della muscolatura volontaria.
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