Importante gesto di attenzione nei confronti delle tradizioni locali
Un prestigio che ogni privato detiene con la presentazione alla comunità dei vari santoni che sono presenti nella manifestazione folcloristica della domenica di Pasqua. Lo può evidenziare tra i tanti il proprietario dell’apostolo di San Matteo, Giacomo Bonaffini, che avendo avuto problemi per non avere trovato portatori per la processione (almeno un apostolo deve averne due o tre), ha trovato un appoggio da parte di tanti giovani barresi.
La richiesta di portatori alcuni giorni prima della manifestazione era stato lanciato da facebook da parte della Pro Loco con il presidente Filippo Salvaggio e tanti i giovani che hanno risposto all’appello (non soltanto barresi ma anche emigrati che si trovavano in Germania). Tra i dodici santoni che colorano la giornata di Pasqua, era assente quello di Sant’Andrea, per motivi di lutto ma che assieme agli altri apostoli avrebbe potuto dato un grande spolvero ad una manifestazione che di problematiche anche quest’anno ne ha avuto ma alla fine il buon senso è prevalso. Oltre ai vari santoni più popolati come San Giovanni (proprietario della famiglia Barresi) e San Pietro (proprietario famiglia Collura).
Nella manifestazione della domenica si è evidenziato un nuovo modo di vedere la festa dove molte associazioni per la prima volta e privati hanno dato il loro contributo non per mettersi in mostra ma per dare l’esempio di un vero volontariato. E una tradizione folcloristica che va mantenuta e quello di
domenica è un passo avanti che non ha precedenti. Tanti i volontari che si sono succeduti per portare alcuni santoni tra cui anche rappresentanti della società Barrese con il presidente Roberto Costa e Alessandro Crapanzano che assieme ai volontari dell’associazione Arcobaleno con Filippo Nicolosi, Francesco D’Angelo, Josè Bellanti, Giuseppe Costa, MichalinoAleo che hanno gesti- togli apostoli “San Taddeo” e “San Mattia”. Invece l’apostolo San Matteo è quello che ha avuto tanti portatori nella processione serale con i vari Giacomo Bonaffini (proprietario) e poi rappresentanti di altre associazioni come Filippo Salvaggio (Pro Loco), Salvatore Salvaggio (associazione ciclistica barre- se), Fabrizio Faraci (Aisla) e poi Salvatore Faraci, Giovanni Patti, Luca Tambè,
Giuseppe Giuliana. «Quello che si è registrato domenica — afferma anche l’assessore provinciale di Biella, Giuseppe Faraci arrivato per l’occasione della festa – è un atto di amore di tante persone verso le tradizioni locali ed è bello sapere che in mancanza di fondi grazie al buon senso è stato offerto a migliaia e migliaia di barrési e turisti una tradizione secolare “. La festa de “A Giunta” è iscritta nel registro delle eredità immateriali della Regione Siciliana.