L’Assemblea Regionale Siciliana ha bocciato il disegno di legge sull’istituzione dei Liberi Consorzi questo ha bloccato di fatto la riforma. Tutto ritornerà in commissione Affari istituzionali dell’Ars a cui toccherà il compito di ridisegnare una riforma che è lo specchio del fallimento del Governo regionale che durante la discussione in aula ha dovuto anche far fronte alla protesta dei dipendenti provinciali preoccupati peri! loro futuro. Tra questi anche i dipendenti della (ex) Provincia di Enna a cui è giunta la rassicurazione di Crocetta per il trami- te del Governatore Crocetta che, intanto, ieri ha lanciato segnali rassicuranti con la Finanziaria dove dice d’aver previsto dei fondi certi. 11 suo annuncio però nei corridoi del Palazzo della Provincia è stato preso con le dovute cautele soprattutto perché la Finanziaria presentata dal Governo regionale dovrà essere approvata in aula. Va ricordato che in una direttiva è stata stabilita l’eccedenza di personale per cui si dovranno cercare le forme per alleggerire la-pianta organica dell’ente ed una strada sarebbe il prepensionamento.
Intanto le attenzioni di questi giorni sono riservate soprattutto al futuro della Provincia anche sotto l’aspetto dei suoi confini, geografico e strutturale. La bocciatura del ddl fa tirare intanto un sospiro di sollievo a Piazza Armerina che aveva votato il distacco da Enna così come Gela e Niscemi da Caltanissetta. E bene dire che i Liberi Consorzi sono stati comunque già istituiti con apposita altra legge mentre si è in attesa di sapere quali funzioni avranno. Lo stop alla riforma potrebbe indurre questi Comuni ad aprire un contenzioso con la Regione per far valere le proprie ragioni che potrebbero essere cestinate nel caso in cui la futura legge preserverà i principali cardini che conservano gli attuali confini provinciaLi che bloccherebbero l’uscita di quei Comuni che, invece, vogliono proseguire per altre strade.
Nel caso in cui l’Ars non riuscisse a trovare un accordo su una nuova legge è probabile che ci si affidi alla legge nazionale “Del Rio” che ha abolito le province privandole di funzioni ma soprattutto dei fondi necessari per la loro sopravvivenza. Nel frattempo si dovrà pensare al mantenimento, compito che nel caso di Enna è stato affidato ancora ad Antonio Pamnello prorogato fino al 31luglio anche se lo stesso ha già detto che non saranno mesi facili a causa dei tagli di Stato e Regione che mettono in difficoltà tutti gli enti provinciali della Sicilia.
WILLIAM SAVOCA fonte la sicilia