Il 1 maggio la città di Aidone (EN) festeggia SAN FILIPPO Apostolo. La statua e il reliquiario d’argento sono custoditi nell’apposita Cappella di San Filippo all’interno della chiesa di Santa Maria Lo Plano (La Cava) di Aidone, sede del Santuario dedicato al Santo. Il culto del Santo ha origine antiche, come testimoniato da un manoscritto del canonico LUCIANO PALERMO del 1879. In questo manoscritto il canonico cita una visita alla chiesa di Santa Maria Lo Plano di don Francesco D’Amico vicario della diocesi di Catania, in cui era presente la statua di san Filippo apostolo e di san Giacomo con il reliquiario d’argento dei suddetti Santi, benedetto il 10 maggio 1631. Dallo stesso documento si evince che il 19 maggio 1640 fu rilasciato il privilegio dal vescovo di Catania monsignor BONADIES. Tornando alle tradizioni, fino a qualche decennio fa la statua usciva dalla chiesa “girata di spalle” in modo tale che non potesse lasciare il paese in direzione di Piazza Armerina (EN). Ciò trae origine da un aneddoto secondo cui ci sia stato uno scambio tra la statua di san Filippo di Aidone e quella di Piazza Armerina. Da qui il detto: “U sant’ nan è bon pu dadunis’!” poiché gli aidonesi sono convinti che il Santo conceda più miracoli ai forestieri che non a loro. Osservando attentamente la statua del Santo, si nota che il volto assomiglia a quello di Zeus raffigurato in una moneta d’argento di Morgantina, risalente al periodo 213-211 a.C. Questo spiegherebbe il colore nero-ebano del volto del Santo. Inoltre i colori azzurri, rosso, nero e argento che ritroviamo nella statua, sono i colori dello stemma della città di Aidone. Il Santo è molto amato dal popolo per la sua capacità taumaturgica nel guarire gli infermi e i malati cronici e mentali. Difatti folle di fedeli provenienti dai paesi limitrofi si riversano i giorni della festa ad Aidone: chi arriva scalzo fino al Santo, donando parti del corpo umano in cera per scogliere il voto fatto, chi porta un cero e, nel frattempo fa benedire le tradizionali “zagaredde” colorate da regalare a parenti e amici, in senso ben augurale. Poiché quella del 1 maggio è considerata la festa dei “forestieri”, gli aidonesi celebrano la loro festa il 3 maggio. Inoltre l’ultima domenica di maggio viene riportato in processione, questa volta fuori città per benedire i campi di grano. Dopo la Celebrazione Eucaristica delle 11,00, la statua del Santo verrà portato in processione nelle strade adiacenti alla chiesa Santa Maria Lo Piano per dar modo ai tanti pellegrini, venuti dai paesi limitrofi, di partecipare.
Rita Bevilacqua