Il ragazzo che accompagnarono aveva con sé 11 grammi di hashish
Accompagnano a casa un ragazzo di notte e finiscono sotto processo per spaccio di droga. Il ragazzo, benché fosse un minorenne all’apparenza al di sopra di ogni sospetto, aveva con sé 11 grammi di hashish. È la disavventura capitata a due giovani barresi, il trentenne Giuseppe Bevilacqua e il trentasettenne Giovanni Puzzo, che adesso sono stati assolti dal Tribunale di Enna. I giudici hanno accolto la tesi del loro avvocato, il penalista Gaetano Giunta del foro di Catania, dichiarandoli “non colpevoli”.
I fatti risalgono al 25 aprile del 2012. Era stata una serata di festa, in paese, e prima di tornare a casa hanno incontrato un minorenne, che ha chiesto loro un passaggio. Era quasi mezzanotte e loro non si sono preoccupati più di tanto, perché non c’era niente di male. Ma dopo pochi metri sono stati fermati dai carabinieri, che li hanno denunciati tutti per spaccio.
A scagionarli, va detto, è stato proprio il minorenne, che ha spiegato ai carabinieri di essere l’unico proprietario di quella droga. Si trattava di pochi grammi di fiuno. Gli adulti hanno rischiato grosso, perché la normativa antidroga parla chiaro: se il reato viene commesso con un minorenne, o se minorenne è il terminale della droga, gli adulti rischiano un’aggravante specifica, che aumenta di molto la pena.
E questo indipendentemente dal ripristino, che risale all’anno scorso, della distinzione tra droghe pesanti eleggere, con la classificazione dell’hashish tra queste ultime, per l’abolizione, a opera della Consulta, della cosiddetta “legge Fini-Giovanardi’ (che a sua volta cancellava ogni distinzione). Per questo il processo è finito dinanzi al Tribunale collegiale di Enna, presieduto da Giuseppe Tigano, giudici a latere Alessandra Maira e Marco Minnella. Giudici che hanno riconosciuto l’estraneità ai fatti dei due adulti, anche se va sottolineato che bisognerà attendere novanta giorni di tempo per conoscere, in maniera definitiva, quali siano le motivazioni dell’assoluzione. Fonti vicine alla difesa dei due imputati esprimono soddisfazione perché i due giovani, incensurati, escono una volta per tutte da un processo per un grave reato, da cui vengono prosciolti con formula piena.
(JTR*) GDS