Damiano Avola. Stamattina la camera ardente nella palestra dell’istituto Vaglio Rubens, poi nel pomeriggio i funerali. A celebrare la funzione religiosa don Salvatore Cumia.

Damiano Avola. Stamattina la camera ardente nella palestra dell’istituto Vaglio Rubens, poi nel pomeriggio i funerali. A celebrare la funzione religiosa don Salvatore Cumia.

- in Cronaca Barrafranca

Oggi a Biella l’ultimo saluto al diciassettenne Damiano Avola nella chiesa del villaggio Lamarmora e a celebrare la funzione religiosa sarà il giovane sacerdote barrese Salvatore Cumia. Damiano Avola giovedì scorso si trovava nel campetto dell’oratorio e stava dando alcuni calci al pallone quando sarebbe stato colpito da un attacco cardiaco fatale. Proprio lo scorso 10 maggio Damiano Avola nella parrocchia di Ponderano aveva ricevuto la cresima e aveva scelto come padrino don Salvatore Cumia. “ Damiano era un ragazzo umile e buono – afferma don Cumia –   e con tanta voglia di vivere. Mi aveva dato la notizia alcuni mesi prima della mia ordinazione sacerdotale. Eravamo entrambi felicissimi. Durante il giorno della cresima era felice e radioso ed era orgoglioso di avere un padrino sacerdote”. La famiglia di Damiano Avola è conosciuta a Biella con il papà  Salvatore Avola che lavora all’ufficio scolastico provinciale e la mamma Anna Ingala che è insegnante all’istituto superiore “Vaglio Rubens”. Il giovane sacerdote racconta le ore fatidiche di quel giorno in cui si è verificata la tragedia. “ Mi ero sentito con Damiano due giorni prima. Giovedì mi arriva la chiamata del padre dicendomi di pregare per Damiano perché aveva avuto un arresto cardiaco. Poi la notizia che ogni essere umano non vorrebbe che arrivasse. Da un sentimento di costernazione mi sono colpite le parole di un padre che, seppur racchiuso nel suo dolore, ha trovato la forza di dirmi <<sia fatta la volontà di Dio Padre>>”. Damiano, così come la famiglia, aveva tanti amici a Biella ma anche a Barrafranca per cui anche la comunità siciliana è stata colpita da questa triste notizia. Alcuni organi e tessuti di Damiano sono stati donati per volontà dei familiari. “ Bisogna pregare per la famiglia – conclude don Salvatore Cumia – e per tutti noi con la consapevolezza che ogni dolore non è mai fine a se stesso ma in vista della resurrezione. Adesso Damiano è un santo che prega per noi perché contempla perennemente il volto del Padre. Questa la consolazione massima che possiamo dare ai familiari”.  Intanto stamattina dalle ore 10 nella palestra dell’istituto “Vaglio Rubens”, (dove il fratello Alberto frequenta il primo anno di superiore) verrà allestita la camera ardente fino al momento della funzione religiosa fissata per le ore 15. Da Barrafranca sono arrivati anche alcuni parenti della famiglia e per ultimo anche don Salvatore Cumia che è ritornato dopo una settimana quando aveva fatto da padrino di cresima a Damiano Avola, il quale aveva ricevuto il sacramento della cresima.

 

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