Prima comunione in chiesa Itria e chiesa Grazia. Piccolo sondaggio tra i cittadini per conoscere il significato del Sacramento.

Prima comunione in chiesa Itria e chiesa Grazia. Piccolo sondaggio tra i cittadini per conoscere il significato del Sacramento.

- in Barrafranca, Religione

Nella chiesa dell’Itria si è celebrata la Prima Comunione per un gruppo di adolescenti barresi. Nella foto che ritrae i ragazzi è presente il parroco della parrocchia Itria, don Liborio Tambè, il quale con gioia ha annunziato l’evento e come un buon padre di famiglia spiega ogni volta il significato del sacramento della Prima comunione. Anche in altre parrocchie si sono celebrate le Prime comunioni, tra cui sabato scorso nella chiesa della Divina Grazia.                                                                                                                          Abbiamo tentato di fare un sondaggio ponendo la domanda ” Che cosa è la Prima comunione?” ad un piccolo campione (persone dai 18 fino ai 75 anni) e la maggior parte non ha centrato la questione. E allora “rispolveriamone” insieme il significato.

Nella Chiesa cattolica viene chiamata prima comunione il momento in cui i fanciulli, ma eventualmente anche persone in età più matura, si accostano per la prima volta al sacramento dell’ Eucaristia. La prima comunione viene solitamente preceduta da un itinerario di catechesi volto a portare la persona alla consapevolezza del gesto sacramentale che sta per vivere e si svolge nelle varie parrocchie. Fino al pontificato di Papa Pio X la prima comunione era conferita all’età di dodici-quattordici anni, età in cui, terminato il catechismo, il giovane fedele ha una conoscenza della dottrina cristiana. L’8 agosto 1910 la Congregazione dei Riti con il decreto “Quam singulari” abbassava l’età prescritta a sette anni, ritenendo che non fosse necessaria la conoscenza di tutta la dottrina per ricevere validamente il sacramento, ma che fosse sufficiente aver raggiunto l’età della discrezione, per distinguere l’eucaristia dal pane comune. Lo stesso papa Pio X dichiarò la beata Imelda Lambertini patrona delle prime comunioni. Maggio è il mese in cui generalmente i bambini si accingono a ricevere il sacramento della Prima comunione: è uno dei sette sacramenti della fede cattolica, il terzo, con il quale si riceve il corpo e il sangue di Gesù e si entra a pieno titolo nella comunità cattolica. Maggio è il mese in cui generalmente i bambini si accingono a ricevere il sacramento della Prima comunione: è uno dei sette sacramenti della fede cattolica, il terzo, con il quale si riceve il corpo e il sangue di Gesù e si entra a pieno titolo nella comunità cattolica.

Ma cosa è la Comunione, o Eucaristia? Il termine Eucaristia deriva dal greco εὐχαρίστω (eucharisto: “rendo grazie”). Gesù istituì questo sacramento durante l’ultima cena, quando distribuì ai suoi discepoli il pane e il vino come suo corpo e suo sangue, offerti in sacrificio per la salvezza degli uomini. Durante l’Eucaristia, il sacerdote offre il pane e il vino a Dio, i quali per opera dello Spirito Santo diventano realmente il corpo e il sangue di Cristo, offerti sulla croce (Transustanziazione). I bambini che si accingono a partecipare all’Eucaristia necessitano di una preparazione, il Catechismo, questo li preparerà a conoscere i segni e le formule della celebrazione della Santa Messa, gli atteggiamenti che la celebrazione esige. Inoltre prima di partecipare alla Prima comunione, i bambini dovranno effettuare la Prima Confessione, il primo momento in cui si chiede il perdono divino per i peccati commessi, che siano anche solo delle disubbidienze di un bambino ai propri genitori, così che egli impari già da piccolo a portare rispetto e devozione verso la famiglia. Nonostante la Prima comunione sia un momento liturgico, è diventata negli anni anche un’occasione per festeggiare l’entrata nella comunità cattolica del bambino, con grandi e dispendiose cerimonie, un inno al consumismo, per la quantità di soldi spesi e di regali fatti. Oggi si riscontra, per quel che riguarda la scelta del regalo, la tendenza ad un orientamento tecnologico, ma non mancano certo i regali di stampo classico, specialmente bracciali e ciondoli d’oro. Tutti i regali sono sempre accompagnati da biglietti di auguri contenenti frasi adatte all’ occasione. È tradizione ormai consolidata quella di offrire agli invitati alla cerimonia dei confetti, e una bomboniera, in ricordo della giornata speciale che il bambino sta vivendo.

 

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