Ora un’intervista rilasciata qualche tempo (2014) fa quando inizio a partecipare a varie Maratone, dopo che aveva iniziato l’avventura della corsa su strada che gli sta dando tante soddisfazioni.
E’ uno dei podisti che sta facendo parlare di se per la sua prestanza fisica e per gli ottimi tempi ottenuti, e per questo si dice pronto per la maratona di Dusseldorf. E’ il barrese, Salvatore Pantorno, tesserato nella società di atletica del “Città di Barrafranca”, il quale ha trovato un gruppo di amici da condividere la stessa passione. Se la maratona è il desiderio di chiunque abbia messo per la prima volta le scarpe da corsa ai piedi, arrivare alla decisione di correre per una maratona non è da tutti perché bisogna andare per gradi, senza saltare una tappa intermedia senza sottovalutare carattere e autostima. Salvatore Pantorno il prossimo 27 aprile andrà a Dusseldorf e a sostenerlo in Germania ci sarà anche una folta rappresentanza di emigrati barresi. Il tempo ideale per avvicinarsi alla maratona (42 km e 195mt), Salvatore Pantorno l’ha avuto dopo quattro anni di partecipazione a diverse manifestazioni podistiche. Ha partecipato lo scorso anno a tre maratone, nell’aprile a Messina, nell’ottobre a Verona e poi a novembre a Torino con miglior tempo personale di 3h e 19min. Invece quest’anno ha corso lo scorso 6 aprile la maratona di Milano con una buona prestazione. “ Corro – afferma Salvatore Pantorno – perché faccio parte di un gruppo di atleti con cui condividiamo i sani principi e valori dello sport ma anche per la realizzazione di vedere scritto Barrafranca nelle varie competizioni podistiche. L’atleta di punta della nostra società è Salvatore Geraci visto che da pochi giorni è comparso nella classifica dei cento maratoneti siciliani più veloci di sempre”. Quanto hai iniziato a correre? E’ da quattro anni ma solo due anni fa nel dicembre 2012 ho partecipato alla mezza maratona a Siracusa e da li poi sono arrivate diverse maratone come quella di Torino e recentemente quella di Milano. Ora mi tocca quella di Dusseldorf e sto preparando la maratona da tre mesi, molta corsa e poco digiuno con allenamenti lungo la pista di Pergusa. Cosa provi quando riesci a raggiungere il traguardo? E’ una impresa che ti segna e riuscire a portarla a termine indipendentemente dal tempo è la realizzazione di un sogno. Da precisare che un atleta ha le scorte energetiche e brucia gli zuccheri fino a 30 chilometri per cui gli ultimi 12 chilometri sta all’atleta dosare e gestire il proprio corpo e la propria mente. C’è qualche aspetto che ricorda durante la tua coinvolgente esperienza di atleta nella varie gare? Di solito gioisco sempre perché già partecipare per me è un piacere ma l’unica volta in cui non ho potuto gioire, è quando nella recente manifestazione podistica di Riposto dopo il traguardo è morto un corridore. Allora l’atmosfera si è spenta anche se aveva vinto un atleta di fama nazionale e a cui devo tanto. E chi è? E’ Francesco Bennici, colui che arrivò in finale alle olimpiadi di Barcellona nel 1992 e al quale devo ringraziare perché se sai correre è perché anche negli allenamenti segui i compagni che ti sanno dare i giusti consigli. Quella dei Pantorno è una famiglia di sportivi dato che oltre a Salvatore anche il figlio Alessandro che gioca negli allievi della Barrese nel ruolo di attaccante sta dimostrando di essere un ottimo giocatore avendo realizzato anche reti di pregevole fattura. RENATO PINNISI