La vicenda sull’ intitolazione del corso Garibaldi a corso Francesco Ferreri sta dividendo l’opinione pubblica. Ieri intanto, dopo che sui social network si è espresso favorevolmente o negativamente sulla delibera di giunta dello scorso 20 luglio in cui si evidenziava il cambio della toponomastica del Corso Garibaldi a Corso Francesco Ferreri, anche la politica è scesa in campo dove alcuni consiglieri hanno presentato una mozione sulla delibera e di cui si chiede la revoca da parte dell’amministrazione comunale. In questi giorni oltre ad un gruppo di giovani barresi, diversi comuni cittadini hanno espresso democraticamente il proprio dissenso per i notevoli problemi che potrebbe creare non solo ai residenti ma anche ai commercianti in termini di dispendio di risorse anche di natura economica. La presentazione della mozione è stata depositata lunedì a firma del gruppo consiliare di Forza Italia con Angelo Paternò e Alessandro Salvaggio e mette in evidenza le perplessità, avanzata in questi giorni anche da un gruppo di giovani barresi, per la scelta del cambio di toponomastica dell’amministrazione. La delibera in questione è la numero 66 del 20 luglio scorso in cui si evidenzia di voler intitolare una strada a Francesco Ferreri al fine di tenere alto e duraturo il ricordo di un ragazzo strappato alla vita da un’azione criminale ed efferata il 16 dicembre del 2005. “ Questa mozione – affermano Salvaggio e Paternò – vuole onorare il piccolo Ferreri nel rispetto della storia, della cultura e degli interessi di tutta la cittadinanza. Al di la che il corso Garibaldi rappresenta la via storica del nostro comune e di tutti i comuni dell’Italia il cambio potrebbe evidenziare il profilarsi di azioni legali nei confronti dell’Ente, con evidenti ripercussioni sulla cittadinanza, visto anche il dissesto economico in cui versa il comune”. I consiglieri comunali danno una soluzione visto il malcontento che si registra da più parti andando ad individuare una struttura più idonea per questo scopo. “ Per rendere onore al piccolo Ferreri – continuano i consiglieri – mantenendo salda la storia, la cultura, al fine di evitare danni e disagi ai commercianti e professionisti riteniamo che sia più idoneo intitolare lo stadio o ad esempio la villa Comunale, teatro di grandi eventi e manifestazioni giovanili, e che ancora oggi è priva di un nome; o meglio ancora una scuola, in cui si formano i giovani”. Alcuni cittadini, contrari al cambio di nome del corso Garibaldi, avrebbero creato un comitato spontaneo il quale sta raccogliendo firme per presentarle direttamente nei prossimi giorni al prefetto Guida.
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