“Seri dubbi su autenticità della notizia di possibile trasferimento di scorie radioattive in provincia in siti della provincia che creano allarme? Penso proprio di no”. Questa è la dichiarazione di Giuseppe Regalbuto dopo che sono state contestate le modalità per la diffusione di una notizia che di certo ha allarmato la popolazione dei comuni ennesi. “ Premesso che i miei comunicati sono a titolo della commissione Urps, titolata per le miniere dismesse e per conto del presidente della commissione “Affari Europei” ugualmente titolata. Tutte le altre associazioni sono rispettabilissime ma i loro rappresentanti parlano per sentito dire o con documenti vecchi che a suo tempo io ho fornito ad alcuni di loro”. In questi giorni sulla notizia c’è anche chi ha contestato la notizia perché le carte della Sogin si riferiscono al 2003 dove erano stati esaminati anche i siti di Villapriolo (ex miniera Corbillo), di Enna (Pasquasia, Salinella e poi quelli di Assoro- Agira e Regalbuto. “Nel difendere la nostra provincia, la Sicilia e tutto il territorio nazionale presso gi enti preposti ho ritenuto opportuno avvisare la popolazione – continua Regalbuto -che oggi la Sogin incaricata dalla commissione Europea per i rifiuti radioattivi insieme alla società americana del “Department of Energy” di Washington con documenti risalenti al 2014”. Tale studio ha individuato, come Regalbuto ci spiega, tre regioni Calabira, Basilicata e Sicilia siti in cui potenzialmente sono idonei ad ospitare i rifiuti radioattivi. “ La cosa più grave è che non saranno solamente rifiuti italiani tra i siti individuati in Sicilia dove risulta idoneo il sito di Agira- Assoro vicino al lago Pozzillo. Ho presentato documenti che rivelano come i parametri elevati di radiazione si trovano a Bosco Palo, per cui come mai a queste associazioni manca il coraggio di affrontare tale problema? Mi conforta però il pensiero che la magistratura farà un buon lavoro”. Ma Regalbuto traccia anche il duro lavoro che la commissione per le miniere dismesse ha fatto durante questi anni scansando ogni equivoco e critica: “ La commissione da me presieduta ha contribuito a fare arrivare ben 26 milioni di euro per la bonifica di Pasquasia e questi sono dati reali poi il resto inerente a quello che è avvenuto a Pasquasia non è colpa della commissione”. Regalbuto però tiene a lanciare un appello costruttivo anche alla società civile: “ Se proprio si vuole fare una battaglia vi deve essere un’azione di ampio raggio che coinvolga non solo in nostro territorio ma anche quello nazionale. L’azione da intraprendere è quella di riaprire tutte le miniere, comprese quelle dell’ennese”. Regalbuto si è reso disponibile per un confronto pubblico serio con i sindaci ennesi e di altri territorio perché se c’è un problema << questo riguarda tutti indistintamente>> e senza colore politico dato che ad oggi si è trovato a confronto anche con deputati regionali all’Ars. “ Penso che sia la volta buona – conclude Regalbuto -visto che la politica regionale sta recependo questo tipo di problematica trovando politici seri che mettono gli interessi della popolazione al primo posto come l’on. Giancarlo Cancellieri e Marco Falcone”.
ENNA. GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE IL CONVEGNO “LA MENTE TRA LE NUVOLE”,
Organizzazione a cura dell’istituto Superiore per le Scienza