Carmelo Forgia è stato rimesso in libertà a seguito di interrogatorio di garanzia nel quale ha spiegato che le piante presenti in contrada Albana dove risiede per scopo terapeutico. Lunedì scorso davanti al giudice per l’udienza di convalida, dott. Tigano e alla presenza del legali Giusy Nicoletti e Salvatore Nicoletti, il sessantatreenne, titolare di un bar in viale Generale Cannada ha spiegato che la piantagione rinvenuta presso la sua abitazione veniva coltivata per uso terapeutico dalla moglie perché malata di tumore. I carabinieri di Barrafranca e quelli di Piazza Armerina durante i relativi controlli del territorio avevano rinvenute 48 piante di cannabis e anche 16 steli già essiccati e pronti per essere triturati. Per la grande quantità di piantine era naturale che scattasse una denuncia. La spiegazione al giudice è stata esaustiva in quanto gli avvocati barresi, Giusy e Salvatore Nicoletti, hanno presentato diverse documentazioni tra perizie mediche e documentazioni, dove uno attestava che la moglie fa parte dell’associazione “Cannabis cura Sicilia”. La signora essendo contraria alle cure invasive che vengono effettuate per curare la sua malattia, ed essendo allergica a diversi tipi di farmaci, fin dall’inizio ha cercato di trovare alcune soluzioni di cura alternative; infatti per lenire i sintomi della propria malattia è stata spinta dalle innumerevoli testimonianze derivanti da una tecnica di estrazione. La tecnica di estrazione si rifà a quella usata da Rick Simpson il quale ha combattuto personalmente il cancro alla pelle usando l’olio di canapa contro le cellule cancerogene.
Leyla Romano parteciperà al programma televisivo “Show dei Record” su Canale 5
Stasera alle 21,30 sarà presente su Canale 5