Partirà da Piazza Armerina e coprirà una vasta area della Sicilia, la seconda tappa del tour letterario de “La Dea di Morgantina – Il ritorno della Madre Terra”, l’avvincente ed elegante romanzo di Emilio Sarli, pubblicato da Bonfirraro editore, ed incentrato sulla splendida scultura che, dopo una serie di lunghe traversie – trafugata da tombaroli nell’antica area archeologica che fu dei Morgeti ed esposta in esilio per anni al Paul Getty Museum di Malibù (Los Angeles) – ha deciso di ritornare sul piedistallo che le spettava di diritto, al centro della Sicilia, come un gioiello incastonato tra le creste degli Erei.
Dopo il successo della prima tranche di presentazioni, infatti, a partire dal 17 settembre, e per i successivi tre giorni, i lettori siciliani avranno la possibilità di assaporare le atmosfere legate al mito classico e alla storia di una delle sue protagoniste più affascinanti, in quattro diversi incontri, che toccheranno, oltre la Città dei mosaici, anche Caltagirone, Catania e Pietraperzia (EN) e avranno la possibilità di scoprire se la bellissima Dea, dal volto assorto ed impassibile – realizzata in Sicilia nel V sec. a. C. – sia una Venere, dallo sguardo ammaliante e seduttore, o una Demetra che non si rassegna al rapimento della sua Persefone…
Da questo interrogativo scaturisce il viaggio dello stesso autore, avvocato e dirigente di un Consorzio di bonifica nel salernitano, che ha voluto indagare quale mistero potesse celarsi dietro quel morbido panneggio.
Nasce così il racconto emozionante del singolare nóstos (ritorno) della scultura, una splendida gemma in tufo e marmo bianco, sganciata dal castone di terra siciliana. Il lettore avrà, dunque, la possibilità di seguire il percorso introspettivo del protagonista, il lombardo Alfeo Rosso che a sua volta ritorna nelle terre d’origine, e si districherà tra la vicenda della dea di pietra, che sprofonda nel mito e spiega l’archè dell’universo. Passando per i colori dei versi di Omero e Ovidio, chi legge sbarcherà nell’epopea di Ducezio, il re dei Siculi dal 460 a.C. al 450 a.C, e del suo sogno d’indipendenza, delle guerre del Peloponneso e delle battaglie puniche. Per Alfeo il ritorno della dea è una fortuna: finalmente adesso – dopo aver vagato per il mondo come Demetra a ritrovar la sua Kore – la statua riaccenderà il cuore della Sicilia, terra alla quale è dedicato uno struggente poemetto iniziale, dal titolo “Terramondo, questa Trinacria che naviga il Mediterraneo”.
E proprio da qui riparte il tour letterario, organizzato in sinergia con l’Archeoclub di Aidone – Morgantina della presidente Alessandra Mirabella, che sarà anche preziosa relatrice per tutti gli incontri, insieme all’autore e all’editore Salvo Bonfirraro.
La dea di Sarli e le sue suggestioni accoglieranno, dunque, i lettori a Piazza Armerina il prossimo 17 settembre, alle ore 17, presso la nuova sala convegni della Giò Social House di via Garibaldi (quartiere Plutia), per poi spostarsi a Caltagirone il giorno successivo, ospite della cornice lussureggiante del Giardino Spadaro (via San Giuseppe 5, accanto scala Santa Maria del Monte). Entrambi gli appuntamenti, che inizieranno con il saluto dei padroni di casa – rispettivamente della dott.ssa Gabriella Giunta e di Francesco Paolo Failla, direttore della biblioteca dell’Arcivescovado – saranno arricchiti da momenti di reading di significativi brani tratti dal libro,
Particolare l’appuntamento fissato, invece, per il 19 settembre, quando il romanzo traslocherà a Catania, nell’ambito del Buk Festival, la kermesse letteraria per la piccola e media editoria, organizzata al Palazzo Platamone. Proprio all’interno della corte, dalle 20.30, sarà organizzata un’imperdibile serata dedicata al mito classico, dove alla presentazione del libro verrà intersecato lo spettacolo “Tra storia e mito … Morgantina rivive”. La messa in scena è ispirata alle atmosfere di alcuni testi mitologici, narrati nelle Metamorfosi di Ovidio, interpretati dalla compagnia teatrale Kalòs, per la regia del catanese Calogero Matina. Giusy Liuzzo, presidente Archeoclub Catania.
A Pietraperzia, invece, la presentazione del libro sarà affiancata al ricordo di Fabrizio Lunetta, un giovane regista pietrino, appassionato di storia ed archeologia, scomparso tragicamente lo scorso anno. Alle 19, presso il Chiostro di Santa Maria di Gesù, in piazza Vittorio Emanuele, in collaborazione con l’Archeoclub di Pietraperzia del presidente Andrea Rapisardi, verrà proiettato “Genesi – La dea di Morgantina”, il video di Lunetta girato nel 2012, premiato al Festival Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, con un importante riconoscimento ad Expo. La serata sarà arricchita da letture e da una piccola riduzione dello spettacolo teatrale, sempre a cura dell’associazione Archeoclub Aidone – Morgantina.
«La nostra casa editrice che – dichiara Salvo Bonfirraro – ha sempre un occhio rivolto alla storia e alle tradizioni della Trinacria, è legata a doppio filo con i tesori archeologici del centro Sicilia visto che una delle prime nostre pubblicazioni, trent’anni fa, fu dedicata alle guide turistiche dei due beni archeologici più importanti dell’ennese, la Villa del Casale a Piazza Armerina e il sito di Morgantina: da lì un enorme successo, tradotto in cinque lingue. Siamo, dunque, consci di custodire dei tesori che tutto il mondo ci invidia e cerchiamo di rivalutarli e impreziosirli, in una giusta politica di governance che abbracci e coinvolga tutti i soggetti locali. Lavoriamo da sempre in un’ottica che miri anche alla promozione del territorio e in questo senso è da interpretare il nuovo progetto editoriale che vuole mettere in luce in toto la letteratura siciliana, alla riscoperta di quell’identità espressa da eccellenti scrittori che hanno contribuito a far conoscere a livello internazionale il peculiare sentire di questo ultimo lembo di terra».
L’autore
Emilio Sarli è nato a Padula (SA) nel 1962. È avvocato e dirigente del Consorzio di bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro con sede in Sala Consilina (SA). È socio fondatore del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano Pietro Laveglia (Sala Consilina) e Presidente del Caffè letterario il Meridiano (Padula). Si occupa di tematiche territoriali sotto il profilo giuridico, storico ed ambientale. Ta le sue pubblicazioni: La bonifica del Vallo di Diano e il suo consorzio (Laveglia Editore, 2001); Leucothea. Una storia di acque nella valle del Tanagro (Plectica Editrice, 2006); Le parole dell’ambiente (Boopen Editore srl, 2007); La Moresca e la Pantera (Edizioni del Poggio, 2008). La Bonifica nella Valle del Tanagro (Laveglia&Carlone editore, 2010); Precipizi (CSA Editrice, 2010); La decima musa del Parnaso Maria de Cardona (Edizioni Youcanprint, 2012)
La scheda
È narrazione di un nóstos singolare, del ritorno a casa della dea di Morgantina, di una mitica gemma sganciata dal castone di terra, costretta in mani furtive, peregrina per le botteghe d’oltralpe, esposta oltreoceano per il piacere degli occhi. Ora, dopo aver vagato per il mondo come Demetra a ritrovar la sua Kore, accende il cuore di Sicilia e lo sguardo impenetrabile e la prorompente bellezza delle sue forme seducono i mortali che scalano le creste degli Erei. Attraverso il percorso introspettivo del protagonista Alfeo Rosso, si districa la vicenda della dea di pietra, che sprofonda nel mito che spiega l’archè dell’universo, raggiunge l’età del bronzo e del ferro, si colora di poesia nei versi di Omero ed Ovidio, diviene storia e sbarca il lettore nell’epopea di Ducezio e del sogno d’indipendenza dei siculi, delle guerre del Peloponneso e delle battaglie puniche.