L’ipotesi che il sito ennese di Agira-Assoro possa diventare deposito nazionale per i rifiuti nucleari non è da escludere. Si aspetta la pubblicazione della carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) che, in prima istanza, escluderà quelle aree del territorio nazionale che non assolvono ai criteri.Queste le precisazioni da parte del presidente Urps, Giuseppe Regalbuto, il quale grazie al presidente della Sogin, Fabio Chiaravalli, ha avuto riscontro, secondo la documentazione in suo possesso, come i siti idonei di un eventuale deposito nazionale di rifiuti radioattivi possano essere le due isole come la Sicilia o la Sardegna. La Cnapi (carta su aree idonee), e forse ne passerà del tempo, sarà pubblicata nel momento in cui i due ministeri competenti, il ministero dello Sviluppo Economico ed il ministero dell’Ambiente daranno il nulla osta. “ L’attuale Carta delle aree potenzialmente idonee – continua Regalbuto – su cui molti hanno sbandierato il proprio sapere è sostanzialmente diversa dal lavoro svolto nel 2003, poiché elaborata sulla base dei criteri di esclusione definiti dall’Ispra nella Guida Tecnica n. 29, pubblicata lo scorso giugno 2014, al fine di individuare aree potenzialmente idonee alla localizzazione di un sito in superficie. Quindi non si parla di miniere”. Dopo il nulla osta dei due ministeri si aprirà la fase di consultazione in cui verranno coinvolti diversi soggetti portatori di interesse come i cittadini, le istituzioni locali, le associazioni. Si valuteranno osservazioni e proposte tecniche che, se scientificamente e tecnicamente motivate, potrebbero apportare modifiche alla Carta Nazionale delle Aree Idonee. A dare delucidazioni sull’argomento è anche Roberto Mezzanotte, ex direttore del dipartimento nucleare Ispra, secondo cui il deposito nazionale non sorgerà in una ex miniera anche se il timore nell’isola è nato per la presenza di molte miniere dismesse. Il progetto su cui si deve esprimere il ministero riguarderebbe un deposito superficiale e quindi non riguarderebbe il sottosuolo. I criteri della Guida Tecnica n. 29 (per la localizzazione di un impianto di smaltimento superficiale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività) non escludono le isole” come Sicilia e Sardegna. Invece l’ipotesi di sismicità esclude le regioni Umbria, Marche e l’Emilia Romagna. Diverse documentazioni ufficiali sono arrivate in sede della commissione Urps a Palermo e su queste carte si era fatta l’ipotesi che il giacimento tra Agira ed Assoro potrebbe essere uno dei siti candidabili perché risponderebbe a tutti i requisiti richiesti.
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