Chiude il ciclo delle feste estive dedicate alla Madonna la festa della Nostra Signora del Sacro Cuore, che a Barrafranca ricorre l’ultima domenica di settembre. La devozione alla Nostra Signora del Sacro Cuore risale al 1857 e nasce a Bourges, in Francia, dove un giovane sacerdote Giulio Chevalier (1824-1907) fonda la “Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore”. Fu proprio il giovane sacerdote a far presente ai suoi confratelli che nella sua congregazione Maria sarebbe stata onorata con il titolo di “Nostra Signora del Sacro Cuore”. La prima effige risale al 1891 e l’immagine prescelta era l’Immacolata (come appariva nella medaglia miracolosa di Caterina Loboué), ma con una novità: in piedi, davanti alla Madonna, vi era Gesù fanciullo mentre con la sinistra mostra il suo cuore e con la destra indica la madre. L’immagine fu poi cambiata nel 1874 da papa Pio IX in quella che attualmente è riconosciuta dalla chiesa (e che fino a qualche anno fa si usava pure a Barrafranca): Maria con il bambino in braccio nell’atto di svelarne il Cuore, mentre il Figlio indica la Madre. La preghiera che si legge dietro l’immagine fu scritta dallo stesso Chevalier. Il calendario liturgico non prevede una giornata particolare in cui celebrare la “Nostra Signora del Sacro Cuore”. Non sappiamo quando a Barrafranca sono iniziati i festeggiamenti. Nel suo Dizionario (1907) il Nicotra scrive che una statua della suddetta Madonna si trovava nella chiesa di san Francesco nell’omonimo altare (attualmente reca una statua dell’Immacolata) e si celebrava in questa chiesa ogni prima domenica di agosto (vedi anche “Guida alle principali chiese di Barrafranca” del barrese Gaetano Vicari). Non sappiamo perché fu spostata la data. Si potrebbe ipotizzare che, dovendo chiudere il ciclo estivo dei festeggiamenti concernenti i vari patroni o santi che caratterizzano tutti i comuni siciliani, anche a Barrafranca si decise di festeggiare a fine settembre la nuova devozione, sorta con l’arrivo in paese della statua, avvenuta nel 1879 e realizzata dalla casa Daniel di Parigi, sotto richiesta dei frati minori per la loro chiesa di san Francesco. In seguito a questioni sorte tra i frati, la statua fu donata alla chiesa Madonna dell’Itria. La statua fu posta nella nicchia dell’altare Maggiore della chiesa che prima custodiva la statua della Madonna dell’Itria.
Preghiera scritta da Giulio Chevalier:
Ricordatevi o Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, del potere ineffabile che il vostro divin Figliolo vi ha dato sopra il suo Cuore adorabile. Pieni di fiducia nei vostri meriti, noi veniamo ad implorare la vostra protezione. O Celeste Tesoriera del Cuore di Gesù, di quel Cuore ch’è la sorgente inesauribile di tutte le grazie, e che Voi potete aprire a vostro piacere, per farne discendere sopra gli uomini tutti i tesori di amore e di misericordia, di lume e di salute ch’Esso racchiude in sè, concedeteci, ve ne scongiuriamo, i favori che vi domandiamo… No, noi non possiamo ricevere da Voi alcun rifiuto, e poiché Voi siete la nostra Madre, o Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, accogliete benignamente le nostre preghiere e degnatevi di esaudirle.
Così sia.
Rita Bevilacqua