Il cittadino onorario barrese don Ramunas Norkus ha conseguito a Roma con il massimo dei voti e <<cum laude>> la laurea in Sacra Teologia alla Pontificia università Lateranense. Anche la comunità barrese dimostra felicità e gioia dopo essersi riunita in preghiera, anche se in diversi momenti, per il sacerdote lituano il quale a Barrafranca è molto conosciuto per la sua presenza in diverse occasioni negli anni addietro. Il titolo dell’elaborato della tesi è “ Guilielmus Peraldus e la Summa Vitiorum”. Moderatore durante la discussione della tesi è stato il prof. Renzo Gerardi mentre correlatori il prof. Sergio Bonanni e il prof. Roberto Nardin. Don Ramunas Norkus ha ricevuto anche i complimenti da parte del rettore magnifico dell’Università Pontificia, mons. Enrico dal Covolo. “ Peraldus ha influenzato notevolmente – afferma don Norkus – la cultura teologica e letteraria d’Occidente, in primis quella dell’Italia e della Francia. Anche Dante Alighieri, sommo poeta, ha conosciuto la sua opera e se ne è servito ed è stato anche maestro di Tommaso D’Aquino. Ringrazio, e sono davvero tanti, tutti quelli che mi sono stati vicino anche con la preghiera”. Il lavoro dell’elaborato è stato veramente impegnativo per Don Norkus perchè oltre alla lingua italiana (sa anche “parlare” in dialetto siciliano per le tante volte recatosi a Barrafranca) il tema è altamente interessante perchè la ricerca è stata fatta su un personaggio quasi dimenticato (predicatore che visse nel 1200) dove oggi, più che mai, c’è bisogno di riprendere le radici passate per comprendere il presente. ” Sicuramente la Summa vitiorum – afferma don Ramunas Norkus – ha comportato un’evidente utilità pratica. È servita, infatti, ad istruire il lettore, ma soprattutto i predicatori; a rendere memorabili le citazioni degli exempla scritturistici e patristici per essere utilizzati al momento opportuno. Peraldus si trova, di fatto, coinvolto in prima persona nell’opera riformatrice voluta da papa Innocenzo III e messa in pratica dall’ordine dei Predicatori, fondato da san Domenico. L’opera di Guilielmus Peraldus ha un chiaro carattere “enciclopedico” ed è proprio per questo motivo che costituisce una delle “miniere” più ricche sull’argomento”. L’abbandono graduale della lingua latina, con la nascita e la diffusione delle lingue “nazionali” volgari, ha fatto sì che l’opera peraldiana non si sia ulteriormente diffusa e non sia stata utilizzata, così che la sua conoscenza è stata molto limitata nei secoli successivi, in mancanza anche e soprattutto di un’edizione critica e di traduzioni nelle lingue moderne. Don Ramunas Norkus, 36 anni è originario della Lituania, ordinato sacerdote nel 2007, è stato segretario per diversi anni del vescovo della sua diocesi per poi trasferisri a Roma dove ha compiuto gli studi dove ha incontrato il sacerdote barrese Luca Crapanzano, attualmente vicerettore del seminario di Piazza Armerina, e con il quale è nata un’amicizia fraterna. Da questa amicizia è scaturito anche un gemellaggio tra i due paesi, nell’agosto del 2010, tra la cittadina barrese e la città di Siauliai in cui si trova la collina delle croci, luogo di pellegrinaggio e meta turistica con la presenza di 150 mila croci (di varie dimensioni, misure e materiale), tra cui quella di legno e alta 3 metri offerta dalla comunità barrese. La collina delle croci è luogo simbolo di preghiera, ma anche di identità nazionale, dove vi si recò anche Papa Giovanni Paolo II. Nel 2013 il comune concesse la cittadinanza onoraria al sacerdote lituano e in quell’occasione arrivò con il vescovo della diocesi di Telsiai, don Eujenius Bartulis, il quale celebrò una messa nel giorno dell’Ottava (otto giorni dopo la processione del venerdì dove i fedeli barresi sono devoti al crocifisso). Don Norkus sarà il rettore del seminario diocesano di Siauliai, dove è vescovo il gesuita Jonas Boruta. Una coincidenza tra i due amici sacerdoti che avendo compiuto gli studi assieme si ritrovano anche se in paesi diversi a <<guidare>> i seminari delle proprie diocesi: don Luca Crapanzano come vicerettore del seminario di Piazza Armerina e don Ramunas Norkus come rettore al seminario maggiore della diocesi di Siauliai. Anche don Luca Crapanzano esprime compiacimento sull’elaborato dell’amico don Ramunas Norkus avendo studiato sui volumi di Peraldus: ” Guilielmus Peraldus è il maestro dei maestri per aver esercitato con le sue opere un influsso notevole sulla cultura teologica internazionale dell’epoca. L’indagine sulla sua opera principale Summae virtutum et vitiorum summarium e l’analisi del Settenario dei vizi, nel mostrare l’intimo legame tra le potenzialità di carne e quelli dello spirito, mette in evidenza la loro interdipendenza dinamica e reciproca influenza, consentendo di approntare, così, una impostazione unitaria della persona”. La tesi di don Ramunas Norkus sarà pubblicata integralmente presso il Laterano e consiste in più di 300 pagine. Don Ramunas Norkus prima di discutere la tesi è tornato a Barrafranca e oltre ad incontrare i tanti amici ha anche partecipato ai giorni che hanno preceduto la festa della Madonna “A Nostra Signura” venerata nella chiesa dell’ Itria dove parroco è l’ultraottantenne Liborio Tambè.
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