4 novembre BARRAFRANCA RICORDA I SUOI FIGLI CADUTI IN GUERRA

4 novembre BARRAFRANCA RICORDA I SUOI FIGLI CADUTI IN GUERRA

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Barrafranca (EN). Stamane si sono svolti i festeggiamenti del 4 novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Barrafranca, il cui invito è stato esteso all’Ass. Nazionale Carabinieri- sez. di Barrafranca, all’Ass. Combattenti e Reduci sez. di Barrafranca e a tutte le scuole locali.

Il raduno dei partecipanti è stato alle ore 10.00 in Piazza Regina Margherita, dove erano già presenti il sindaco avv. Salvatore Lupo, gli assessori Tambè, Pistone, Spagnolo e La Loggia, e il l Comandante dei Vigili Urbani Maria Costa. Si sono riuniti, pronti per partire, il neo maresciallo dei Carabiniere della sez. di Barrafranca Pasquale Scordella, un gruppo di membri dell’Ass. Combattenti e Reduci, una rappresentanza dell’Ass. Nazionale Carabinieri, tra cui il presidente cav. Enzo Pace e una nutrita rappresentanza degli alunni di tutte le scuole d’ogni ordine e grado. Al suono degli inni patriotici intonati dalla Banda Musicale “Città di Barrafranca”, diretta dal maestro Salvatore Rizzo, il corteo ha raggiunto il Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale, sito di fronte al plesso Europa, dove il sindaco Lupo, il maresciallo dei Carabiniere Scordella e il comandante dei Vigili Urbani Costa hanno deposto una corona di fiori, in ricordo dell’estremo sacrificio fatto per la patria dai nostri cittadini.

Percorrendo via Marconi e viale Vittorio Emanuele, il corteo si è poi recato in chiesa Madre, per assistere alla celebrazione della santa Messa, celebrata dal Vicario Foraneo don Salvatore Nicolosi. Durante l’omelia don Salvatore ha posto l’accento sul valore distruttivo della guerra e del grande sacrificio di tutti quegli uomini che, credendo nel senso e nel valore della patria, non hanno esitato a donare la propria vita. La guerra, insiste don Salvatore, non è la soluzione ai problemi e l’esperienza ci insegna che l’unico effetto che produce è la scia di morti che lascia alle sue spalle. Un doveroso ricordo è andato a tutti quei soldati che in questo periodo si trovano nelle diverse zone di guerra. Alla fine della messa, il corteo si è spostato in piazza Regina Margherita a deporre la corona davanti al monumento dei caduti della “Grande Guerra”.

Davanti ad una folla commossa al suono della “Canzone del Piave” e dell’Inno Nazionale, il segretario dell’Ass. Combattenti e Reduci, ha ringraziato le autorità civili e militari e tutti i giovani alunni delle scuole per aver partecipato al ricordo di quelle vite perse nell’estremo tentativo di salvare la patria. La presenza di tanti alunni rimarca ancora di più la riconoscenza verso colore che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e per la democrazia. Dovere di tutti, uomini e donne, giovani e anziani è quello di costruire un mondo di pace e di servire e amare la nostra patria.

La parola è passata al cav. maresciallo Vincenzo Pace che ha ringraziato tutti i presenti per la loro partecipazione a un evento che serve a ricordare tutti quelli che, con la loro vita e i loro sacrifici, lottarono per un’Italia unita, libera e democratica. Nel suo intervento il cav. Pace ha citato alcuni nomi di soldati barresi, morti per la patria, che si sono distinti per atti di coraggio, come il cav. Sessa Liborio che fu decorato medaglia d’argento alla memoria e il cav. Balsamo Giuseppe, del reggimento fanteria, medaglia d’argento al valor militare. Inoltre vengono ricordati anche alcuni barresi che si sono distinti per atti di coraggio ed eroismo, come il tredicenne La Pusata Salvatore che, il 1 giugno del 1977, non esitò a gettarsi nelle acque di una gola artificiale, in contrada sottoserra, per salvare il suo amico e moriva, assieme all’amico, inghiottiti dalla fanghiglia. A lui è stata concessa la medaglia al valor civile alla memoria. Altro esempio di eroismo fu quello di Tropea Michele che, in via Principe Scalea, cerca di salvare la nonna da un incendio, scoppiato nell’abitazione di questa, riuscendo a portare fuori dall’abitazione. Colpito da malore, perse la sua giovane vita. Per questo gli è stata concessa la medaglia d’argento al valor civile alla memoria. Altri nomi di eroi contemporanei sono l’appuntato Michele Fiore, ucciso a Caltanissetta che ha ricevuto la medaglia d’oro al valor civile alla memoria e una medaglia d’argento al valor civile al maresciallo capo D’Auria Giuseppe, ottenuta durante il suo servizio presso la locale stazione dei Carabinieri.

A chiusura della manifestazione il sindaco Salvatore Lupo ha ringraziato tutti, dalle Associazioni presenti alla banda musicale, dagli alunni che hanno partecipato ai loro insegnanti, rendendo possibile la realizzazione di una bella manifestazione che tenga vivo il ricordo di chi ha donato la propria vita per la patria.

Rita Bevilacqua

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