Roma. Nella serata di martedì 17 novembre 2015, in vista dell’8 dicembre, giorno in cui papa Francesco aprirà la prima Porta Santa della basilica di San Pietro, in Vaticano si è svolta la cerimonia solenne della Recognitio, dove vengono tolti i primi sigilli alla Porta Santa. Dopo una preghiera del cardinale arciprete Angelo Comastri, il Capitolo della Basilica è entrato in processione e un cerimoniere ha pronunciato la “monizione”. Poi quattro “sampietrini” hanno forato a colpi di piccone il muro che sigilla la Porta Santa all’interno della Basilica, estraendo la cassetta metallica custodita dal momento della chiusura, da parte di Giovanni Paolo II, del Grande Giubileo dell’Anno duemila: all’interno c’erano i ” documenti” dell’ultimo Anno Santo, tra cui la chiave che consentirà di aprire la Porta Santa, le maniglie, oltre alla pergamena del rogito, mattoni e medaglie commemorative. La cassetta è stata portata all’altare della Confessione per una preghiera, poi il corteo processionale ha raggiunto la Sala capitolare dove c’è stata l’apertura con la fiamma ossidrica. Il contenuto è stato preso in consegna dal maestro delle cerimonie liturgiche, monsignor Guido Marini, che ha “preso in consegna”. Alla cerimonia era presente, oltre al Maestro delle cerimonie liturgiche del Santo Padre, mons. Guido Marini, che ha preso in consegna i documenti e gli oggetti della Recognitio, l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione che sta coordinando l’organizzazione del Giubileo. Il giorno prima analoga cerimonia si era svolta alla Basilica di San Giovanni in Laterano, la cui Porta Santa sarà aperta dal Papa il 13 dicembre alle 9,30.
Rita Bevilacqua