Intitolazione del parco urbano a Francesco Ferreri. Uno degli ultimi atti deliberativi della giunta Lupo è stato quello di intitolare un luogo simbolo al tredicenne ucciso tragicamente nel 2005 dopo il vano tentativo di cambiare alcuni mesi fa il corso Garibaldi con il nome di Francesco Ferreri. Come si sa in quel frangente la giunta revocò la delibera dopo alcune questioni di scarsa comunicazione o incomprensione dell’ente con i familiari del tredicenne. Il cambiamento del Corso Garibaldi da parte dell’amministrazione procurò malumore tra i residente e la cittadinanza per i probabili costi eccessivi che sia i residenti e gli esercizi commerciali dovevano sopportare (sobbarcarsi di costi, ne citiamo alcuni, per il cambio della via nella carta d’identità, patente, camera di commercio, carta di circolazione dell’auto) Al di la di questo sembra che l’ultimo giorno della giunta Lupo (il 22 novembre scorso) oltre a decretare la sfiducia del sindaco e la decadenza dei consiglieri comunali ha prodotto nelle ore precedenti alcune deliberazioni (otto in tutto) dove oltre ad alcuni incarichi legali vi è anche l’approvazione di una perizia di variante di un bene confiscato alla criminalità organizzata. A sottoscrivere le deliberazioni il sindaco Salvatore Lupo e gli assessori comunali Alessandro Tambè, Calogero Pistone e Stella Spagnuolo. Assente l’assessore Filippa La Loggia. Tra le delibere approvate, (la n. 89) quella di intitolare il parco urbano in “Parco Francesco Ferreri”, che sarebbe <<un atto di grande utilità sociale>>. Un’altra delibera (n. 87) riguarda l’aggiornamento delle mansioni di un operaio dell’ente. Poi due delibere che affidano incarichi legali: la n. 90 che da all’avvocato Melania Diana l’incarico di costituirsi parte civile in un ricorso in appello mentre la delibera n. 91 da incarico al legale Paolo Piazza di procedere all’immediato recupero della disponibilità di un immobile comunale (la caserma dei carabinieri) mediante una procedura esecutiva di sfratto. Uno dei motivi della sfiducia all’amministrazione era il mancato finanziamento della Regione non portato a termine in quasi tre anni di mandato ma che adesso la giunta (delibera n. 92), nell’ultimo giorno di vita, ha approvato un progetto esecutivo di 142 mila euro per abbattere le barriere architettoniche nell’ente a favore di cittadini disabili che ricopro cono cariche elettive. Approvato (n. 93) anche una variante per la ristrutturazione del bene destinato alla casa di accoglienza per le donne vittime di violenza e poi (n. 94) una integrazione del patrimonio dell’ente immobiliare (orfanotrofio collegio di Maria, ex monastero San Benedetto, e immobili intestati ad amministrazione del fondo per il culto e a comunità Frati Minori). Infine (n. 88) la concessione di una fornitura straordinaria di corrente elettrica per la manifestazione del Presepe Vivente organizzata dall’associazione Arcobaleno.
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