Ancora il governo Crocetta e il governo Renzi mortificano i precari. A darne notizia è il presidente del comitato dei precari ennesi, Giuseppe Regalbuto il quale lamenta le incertezze sulla stabilizzazione dei precari che tarda ancora ad arrivare. In Sicilia i precari sono circa 24 mila, ed esattamente 18.550 lavoratori precari degli Enti locali, 5.800 Asu e 2200 precari Asp. A questi si aggiungono poi, solo per le provincie di Enna e Caltanissetta, le circa 1400 unità degli ex Rmi, oggi lavoratori dei cantieri di servizio. Una buona parte di questi lavoratori si trovano nei venti comuni dell’ennese. “ Una provincia che è stata presa di mira dal governo nazionale e regionale – afferma Giuseppe Regalbuto – per desertificarla sempre di più. Lo si può vedere dai tagli pubblici come ospedali e tribunale”. Il presidente Regalbuto lamenta il fatto che il processo di stabilizzazione dei precari non è mai partito tanto che i comuni interessati si trovano in una situazione di drammatica emergenza sociale. Il punto di partenza è che la legge che a fine 2013 aveva previsto un triennio per la stabilizzazione è rimasta lettera morta. E in queste condizioni fra la fine del 2015 e soprattutto la fine del 2016 non saranno più consentite proroghe. “ Le norme in vigore rendono impossibili le stabilizzazioni – precisa il presidente del comitato dei precari – bisognerebbe rispettare l’obbligo di assumere tanti dipendenti dall’esterno quanti sono i precari stabilizzati, e nessuno dei comuni o altri enti ha i soldi per raddoppiare la spesa. Bisogna restare all’interno del patto di stabilità. E in ogni caso la legge impone che i comuni debbano dirottare i pochi soldi rimasti al pagamento dei debiti con le imprese. Quindi in queste condizioni nessun comune o altro ente pubblico può assumere i precari”. Il comitato dei precari, oltre al presidente Regalbuto assieme al segretario, l’agirino Sebastiano Nicastro ha inviato una nota alla regione e al ministero chiedendo una proroga come quella adottata dal nazionale che consente allo stato di prorogare i precari nazionali fino al 2018, in attesa dell’approvazione di una legge regionale che inglobi tutti i precari, Asu, ex Pip, forestali, ex Rmi che superi il patto di stabilità. “ Sono soddisfatto – ribadisce Regalbuto – che a distanza di due mesi, dopo aver inviato una nota alla Regione, il governo Crocetta, fallimentare in tutto, abbia appreso il mio suggerimento di inglobare i precari siciliani con quelli a nazionali la cui normativa stabilisce la proroga del contratto per tre anni, e quindi fino al 2018”. Un’azione della Regione che non dovrebbe dimenticare le condizioni degli
ex Rmi dei comuni ennesi e nisseni e dei lavoratori della Multiservizi di Enna (guardiacaccia e guardia ambientale) i quali sono rimasti senza nessuna forma di ammortizzatori.