Vengono notati in sospetto atteggiamento di attesa, a bordo di veicolo risultato essere rubato; all’atto del controllo da parte dei poliziotti tentano di fuggire, ma vengono bloccati dagli agenti; sottoposti a perquisizione, vengono trovati in possesso di strumenti di effrazione ed altro materiale atto a perpetrare gravi reati: pregiudicati catanesi sottoposti a fermo di P.G. in Catenanuova, dalla Polizia di Enna e Catania. Nella serata di domenica scorsa, gli uomini della Squadra Mobile di Enna, unitamente a personale della Squadra Mobile di Catania – 5^ Sezione reati contro il patrimonio – hanno sottoposto a fermo di p.g. i pregiudicati ZAPPALA’ Giuseppe, classe 1994, DI MAURO Danilo, classe 1992 per il reato di ricettazione, essendo stati trovati in possesso di autovettura Hunday “Accent”, rubata lo scorso settembre in provincia di Catania, nonché in possesso ance di arnesi atti allo scasso e strumenti di effrazione, all’interno dell’autovettura.
I FATTI
In particolare, nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, personale della sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile d Catania, unitamente a personale della Squadra Mobile Erea, nel corso di predisposti controlli a cavallo delle due province, ed in particolare in Catenanuova, notava un’autovettura, un’utilitaria, Hyunday, in atteggiamento sospetto d’attesa. L’autovettura, secondo gli accertamenti esperiti dagli investigatori, risultava essere stata rubata lo scorso settembre, in provincia di Catania. Pochi minuti dopo, il veicolo si poneva in movimento lungo la stessa via. Seguita dai poliziotti, veniva intimato l’alt al veicolo, ed il conducente, anziché arrestare il veicolo, procedeva repentinamente in retromarcia arretrando di numerosi metri. Tuttavia la fuga del veicolo veniva bloccata da un altro equipaggio che sbarrava la strada. I due occupanti dell’auto, odierni indagati, venivano quindi bloccati e perquisiti. Nell’occasione entrambi avevano guanti alle mani, ed a bordo del veicolo veniva rinvenuto un borsone contenente all’interno numerosi arnesi atti all’effrazione, tra cui una smerigliatrice con disco diamantato, un mazzuolo, uno scalpello, un cacciavite di grandi dimensioni, nonché fascette da elettricista ed un rotolo di nastro adesivo da imballaggio. Gli investigatori ennesi e catanesi, in considerazione dei numerosi precedenti annoverati sia da Zappalà che dal Di Mauro, nonché del tentativo di fuga posto in essere per sottrarsi al controllo, avallato anche dall’essere i pregiudicati residenti in altra provincia, senza esservi alcuna motivazione lecita e plausibile della loro presenza in Enna, venivano posti in stato di fermo di indiziato di delitto operato dalla polizia giudiziaria per il reato di ricettazione di autovettura, venendo pertanto associati alla Casa Circondariale di Enna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, la Procura della Repubblica di Enna, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Francesco LO GERFO. Gli arrestati, ZAPPALA’ e DI MAURO, sono difesi, rispettivamente, dagli avvocati Lucia D’Anna e Grazia Reale, entrambi del Foro di Catania.