Anche la Casa Circondariale “Luigi Bodenza” di Enna partecipa al progetto di Educazione Ambientale “Uso e riuso: per un ambiente pulito” voluto dal Legale Rappresentante di Enna Euno, Antonino Di Mauro, che la Società d’Ambito sta conducendo nella provincia di Enna.
Il progetto, condotto da Rosa Termine vede coinvolti, all’interno del carcere, alcuni detenuti, in una fattiva collaborazione tra Enna Euno, la Scuola (con alunni, insegnanti e genitori), liberi cittadini e la Casa Circondariale stessa, nell’ottica di “progetto di comunità di cittadinanza attiva e buone pratiche” dove la parola d’ordine è “condivisione”, con l’obiettivo di contribuire a far rimanere i detenuti aggrappati al loro essere Cittadini per quel domani che li ritroverà fuori nella Comunità.
La biologa Rosa Termine e Isabelle Cannarozzo di Enna Euno, accolti dal direttore della Casa Circondariale, dott. Letizia Bellelli, che ha fortemente sostenuto il progetto, hanno incontrato i detenuti, alla presenza del direttore area trattamentale, Cettina Rampello.L’obiettivo é quello di orientare i ristretti all’acquisizione di conoscenze sulla questione dei rifiuti: come ridurre la loro produzione e mettere in atto abitudini e comportamenti corretti attraverso la pratica della raccolta differenziata.Tutto ciò nell’ottica di una coscienza ecologica che consenta di gestire, ognuno nel proprio ambito, le risorse sia dal punto di vista energetico sia dei materiali.Al fine di promuovere uno stile di vita ecosostenibile, si è poi passati al “Riciclo Creativo” attivando il laboratorio “Scarta la carta” con la fabbricazione di nuova carta dalla carta straccia, utile per esempio per fare biglietti augurali, per realizzare delle buste da regalo o per rivestire scatole di cartone (usate come imballaggi e che normalmente finirebbero nella pattumiera) e trasformarle in ceste natalizie.
Enna Euno ha, quindi, lasciato ai detenuti un vademecum su “Come realizzare un foglio di carta” e una compostiera che verrà posizionata nel giardino della Casa Circondariale ed utilizzata per produrre dagli scarti alimentari, compost utile per l’orticoltura che presto verrà praticata dai detenuti.
I detenuti hanno successivamente incontrato Antonella Mondello per acquisire la tecnica di riciclare le bottiglie di plastica per realizzare arredi urbani come il divanetto, progettato nell’edizione 2014/15 di “Uso e riuso: per un ambiente pulito” dal figlio Lorenzo, alunno di scuola primaria dell’istituto “F. P. Neglia” di Enna diretto da Maria Silvia Messina. Il divano, che realizzeranno i detenuti, verrà utilizzato per arredare piazza Bovio. Questa piazza rientra nel percorso di progettazione partecipata “Castello e … dintorni – Accessibilità, Sicurezza, Valorizzazione, Fruizione”, avviato ad Enna da Cecilia Neri, che ha visto la produzione di una serie di bozzetti per arredare alcune aree della Città con materiale riciclato.I prodotti realizzati dai detenuti di Enna lasceranno così una testimonianza tangibile del loro impegno e del percorso di consapevolezza fatto.
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Stasera alle 21,30 sarà presente su Canale 5