I bambini sono stati coinvolti in giochi e animazioni loro dedicate, anche con riferimenti alla figura di Don Luigi e del Vescovo Mario Sturzo. I Pupi caratteristici della tradizione siciliana, animati da artisti calatini, sono stati protagonisti di una rappresentazione dedicata alle figure dei due speciali “nonni” Luigi e Mario. A seguire si è tenuto un rinfresco e la consegna dei doni offerti dalla Clementoni S.p.A., allo scopo felicemente sensibilizzata. I regali sono stati distribuiti da alcuni “padri” dei bambini: mons. Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina; mons. Calogero Peri, vescovo della diocesi di Caltagirone; mons. Michele Pennisi, arcivescovo della diocesi di Monreale e già vescovo di Piazza Armerina; Salvatore Martinez, presidente della Fondazione “Mons. F. Di Vincenzo” che ha dato vita al Polo di Eccellenza “Mario e Luigi Sturzo”. Erano presenti inoltre Domenico Messinese, sindaco di Gela e Francesco La Rosa, sindaco di Niscemi, e diversi responsabili di associazioni ecclesiali e rappresentanti della società civile delle due Diocesi coinvolte in questa originale festa dell’Epifania. ” Una tradizione – ha dichiarato Salvatore Martinez – che, avviata nel 2012, vogliamo cresca ancora nel cuore della Sicilia. Un umile gesto di carità sociale e di giustizia riparativa a vantaggio dei nostri bambini disagiati, svantaggiati, altrimenti esclusi. Il migliore regalo che possiamo fare a noi stessi, alla nostra coscienza sociale nel tempo della crisi. Inoltre, nel segno di Papa Francesco che ripetutamente invita a non dimenticare il mondo degli anziani, è un’iniziativa che rimette al centro anche i “nonni”, attraverso la figura di don Luigi Sturzo. Non un’amorfa befana porta i doni ai bambini, ma un vero padre che ha incarnato i valori più alti del bene comune, don Luigi Sturzo, il prete calatino che ancora ha molto da insegnare alle nuove generazioni orfane di futuro. Don Sturzo: un’immagine viva, credibile di impegno civile, spirituale e morale, di cui vogliamo fare destinatari i nostri figli più piccoli, rendendo così viva ed efficace la sua memoria storica dinanzi al meraviglioso e tormentato mondo in cui viviamo. Un modo per far sì che siano i bambini ad anticipare il futuro che vogliamo!”.