Il dissesto finanziario un atto dovuto per non creare ulteriori gravi danni all’ente

Il dissesto finanziario un atto dovuto per non creare ulteriori gravi danni all’ente

- in Barrafranca


Il commissario straordinario nominato dalla Regione Siciliana, Pio Guida ha dichiarato il dissesto finanziario del comune. La crisi finanziaria e politica dell’ente con la conseguente sfiducia al sindaco Salvatore Lupo, avvenuta lo scorso 22 novembre, ha causato l’arrivo di un commissario che dopo i dovuti accertamenti con i poteri conferitegli ha adottato martedì scorso una delibera in cui viene dichiarato il dissesto finanziario dell’ente. In un anno molte tappe sono state bruciate da parte del governo cittadino per cui nonostante le varie sedute del consiglio comunale hanno rimarcato la difficile situazione finanziaria e l’incapacità amministrativa di uscire fuori da un “tunnel”, anche se più volte se anche il revisore dei conti ha mostrato più volte la sussistenza di condizioni per l’adozione di provvedimenti idonei al fine di ripristinare gli equilibri di bilancio. “ Si rende necessario e improcrastinabile – afferma il commissario, Pio Guida – procedere alla dichiarazione di dissesto finanziario, al fine di evitare ulteriori gravi danni all’ente che derivano dallo stallo economico finanziario determinato dall’assenza di strumenti finanziari”.
La nomina del commissario Pio Guida, è avvenuta tramite decreto del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, e da parte dell’assessore regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Luisa Lantieri. Guida ha preso atto della cessazione dalla carica del sindaco Lupo, della giunta municipale e del consiglio comunale, ed ha svolto un lavoro proficuo sin dal primo giorno dell’insediamento (il 23 dicembre scorso) chiedendo una relazione dettagliata sulla situazione economica – finanziaria del comune sia al segretario generale che al responsabile degli affari generali e finanziari del comune. “ Lo stesso decreto legislativo che regola la materia – continua Guida – impone la dichiarazione di dissesto al verificarsi di determinate condizioni che già da tempo si sono già verificate. Inoltre anche l’organo di revisione contabile si è già da espresso per il dissesto”. Anche se la somma di debiti da parte dell’ente non sono in nostro possesso possiamo dare un dato emerso, durante le varie sedute del consiglio comunale precedenti alla sfiducia al sindaco del 22 novembre scorso, e che l’indebitamento tra debiti “certi” e debiti “potenziali” si aggirerebbero intorno agli 8 milioni di euro. Ma al di la dei numeri di sicuro la somma sarà valutata e dettagliata dalla Procura regionale della Corte dei Conti. L’atto, reso immediatamente esecutivo, a firma del commissario Guida sarà inviato da parte del segretario generale dell’ente, Carmelo Cunsolo, oltre all’organo regionale della Corte dei Conti anche al Ministero dell’Interno.

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