Il 25 gennaio 1842 nasceva a Barrafranca, da Angelo e da Giuseppina Li Gotti, il dottore commendatore Benedetto Giordano. Vogliamo ricordare la figura di quello che è stato uno dei personaggi più conosciuti, complessi e chiacchierati della storia del paese. Laureatosi in Medicina, si sposò con Marianna Russo (1852-1900), appartenente alla famiglia agiata Russo Lombardo, originaria di Gela (CL). Dal Regio governo fu nominato sindaco di Barrafranca il 01/07/1882, carica che ricoprì fono al 19/08/1902, tanto da considerarsi il sindaco più longevo di Barrafranca. Ricoprì la carica di Delegato di P. S., fu presidente della “Congregazione di Carità” o “Circolo di Beneficenza”, fondato nel 1891, regio delegato per la ricostituzione del Collegio di Maria e per il regolare funzionamento della Pia Opera “Legato Bongiovì”, socio del “Casino dei Civili”, l’attuale “Circolo dei Civili” fondato nel 1874. Insignito nel 1890 della croce di “SS. Maurizio e San Lorenzo”, nel 1896 nominato ufficiale della Corona d’Italia e nel 1897 ricevette una pergamena dal Vice Re di Sicilia in cui si lodava il sindaco di Barrafranca Cav. Uff. Benedetto Giordano per la sua opera. Ottenne dal Comune di Barrafranca, nella veste del vice segretario Pasquale Guarnieri, in data 24 aprile 1898 una pergamena come riconoscimento per la sua attività di amministratore. Politicamente appartenente al gruppo dell’onorevole Luigi Marescalchi Gravina, di Piazza Armerina.
Nel suo “Dizionario illustrato dei comuni siciliani” Francesco Nicotra scrive che, durante l’amministrazione Giordano, furono lastricate numerose strade, furono costruiti due lavatoi pubblici, fu abolita la tassa sul focatico. Inoltre durante la sua amministrazione il comune si appropriò di alcuni fatiscenti edifici come “U Cappidduni” ossia la vecchia chiesa Madre, sita in piazza Fratelli Messina; il Monastero di San Benedetto e “i Putieddi”. In riferimento alla vecchia chiesa Madre, il Commendatore, in qualità di sindaco, nel novembre 1883 fece eseguire al perito urbano Calogero Scarpulla una perizia riferita ai costi di restauro della vecchia chiesa. Ufficialmente il restauro che non fu eseguito per l’esosità dell’operazione. Nemici e avversari politici del Giordano furono i sacerdoti Benedetto e Raffaele Vasapolli e l’avvocato Luigi Bonfirraro, appartenenti al gruppo politico dei “Casciniani” ossia i seguaci dell’onorevole Cascino. Alcuni dissapori il Cavaliere li ebbe con Giuseppe Salamone, conosciuto come “Miuzzu” (1875-1948), figlio di Angelo e di Liboria Bonincontro. Tante le vicende narrate, tante le storie inventate e non, ma la conclusione fu delle più disastrose. Esasperato dai dissidi con il Commendatore e istigato dal clan Vasapolli-Bonfirraro, la sera del 14 giugno 1905 il Salamone sparò al Commendatore uccidendolo.
In occasione del 110°anniversario della sua morte, la nipote Giovanna Cammarata lo ha voluto ricordare con una Commemorazione religiosa, tenutasi il 16 giugno 2015 nella chiesa Madre di Barrafranca e celebrata da don Benedetto Mallia, cui hanno partecipato alcuni nipoti del Giordano, l’allora sindaco Salvatore Lupo, l’amministrazione comunale, alcuni ex sindaci, tra cui Totò Faraci, Gaetano Giunta, Giovanni Nicolosi, Calogero Costa, Enzo Spagnolo, che negli anni hanno governato la cittadina, le autorità militari, alcuni storici barresai, rappresentanti di alcune associazioni del territorio e tanti amici, che si sono voluti associare al ricordo.
Rita Bevilacqua