Dal 2012 si assiste ad un decremento del numero di bambini sottoposti a vaccinazione obbligatoria. I dati dell’ Istituto Superiore di Sanità fanno rilevare che sono più di 3000 i bambini che mancano all’appello per la vaccinazione obbligatoria tetanica-difterica-pertosse mentre sono più di 10.000 quelli che non si sottopongono all’immunizzazione contro il morbillo, rosolia e parotite. Il Centro Nazionale di Sorveglianza ed Epidemiologia ha rilevato che la discesa che si osserva dal 2012 può compromettere la così detta “immunità di gregge” che protegge anche i non vaccinati. Si assiste ad un aumento sempre più consistente del numero di genitori che hanno nei confronti dei vaccini delle perplessità in merito alla possibilità di complicanze, per verità rarissime. La vaccinazione è un intervento di prevenzione importantissimo che ha permesso la riduzione e la scomparsa di malattie di grande pericolosità per la salute. L’abbandono alla vaccinazione permette pertanto la recrudescenza di malattie che erano sopite con un grave danno sanitario sia individuale che sociale.