“Il Governo riveda la propria posizione sui Forestali, a partire dalla cancellazione nella imminente Finanziaria del blocco del turn over. Nel frattempo, gli uffici del lavoro, riprendano gli aggiornamenti delle graduatorie, che permettono l’aumento delle giornate lavorative”. A dichiararlo è l’on. Vincenzo Figuccia vice capogruppo di FI all’Ars. “Ad esasperare ancora di più gli animi, ci sono le questioni relative alla restituzione degli arretrati contrattuali e al taglio dei rimborsi chilometrici. Come se non bastasse, oltre al mancato raggiungimento della giornate lavorative sancite dalla legge, ogni anno puntualmente si assiste al ritardo del pagamento degli stipendi arretrati, per cui bisogna aspettare l’inizio della nuova stagione affinché gli operai riscuotano quanto loro dovuto dalla Regione. Bisogna fare chiarezza sui tempi della riapertura della cassa regionale, per dare certezze alle famiglie dei lavoratori che debbono sostenere esigenze primarie, non prorogabili”. I lavoratori della forestale si dividono a secondo delle giornata come di 78 giorni, 101 giorni e 151 giorni. “Secondo la concezione dell’ esecutivo,- prosegue Figuccia – quindi, un operatore precario che lavora nel mondo Forestale, deve rimanere tale a vita, non potendo sperare in un reale miglioramento delle proprie condizioni legate ad un diritto maturato con gli anni. Siamo di fronte ad un attacco dei diritti contro il mondo del lavoro, frutto della mancata programmazione e dei tagli scientifici contro un comparto ostaggio di scelte politiche scellerate e per niente lungimiranti. Invece di riformare in direzione della produttività sostenibile, si preferisce tagliare risorse, annientando i diritti dei lavoratori”.