Di seguito pubblichiamo le valutazioni sui testi del linguista Lorenzo Coveri
Cieli immensi (Fortunato. Zampaglione)
Dopo nove Sanremo (è la decana del Festival, assieme a Enrico Ruggeri) e cinquant’anni di carriera, l’ex ragazza del Piper si rimette in gioco con un brano di Fortunato Zampaglione, l’autore del momento (ha scritto Guerriero per Marco Mengoni, L’amore esiste per Francesca Michielin, pure in gara). È un testo tradizionale, che avrà un rivestimento melodico, adatto ai mezzi vocali attuali della iconica Patty(Nicoletta Strambelli), ancora una volta in ottonari a rime alterne (cosa aspetti che ti dica / se la colpa non è tua / se il ricordo fa fatica / mentre tutto fugge via / a noi bastava solo l’amore / il resto ci poteva mancare / per ridere scherzare / e poi svenire.) Con una improvvisa (e un po’ gratuita) sterzata nel ritornello: Ti ricordi di Parigi / ti ricordi Boulevard (?) /l’acqua alta di Venezia / e i colori di Renoir (rima ben escogitata). Il titolo fa pensare ai cieli immensi dei Giardini di marzo (1972) di Lucio Battisti. E all’Ariston la carismatica diva veneziana punterà tutto sull’interpretazione.