“Mi auguro che gli attuali componenti del Collegio di liquidazione dell’ Ato Rifiuti di Enna Di Mauro e Ginevra possano rassegnare le proprie dimissioni alla prossima assemblea, tenuto conto della richiesta del maggiore azionario dell’ Ato che è il nuovo sindaco di Enna ma soprattutto alla luce dell’ attuale situazione ambientale in cui versa il comune di Enna e della gestione liquidatoria che entrambi hanno promossa”. Questo l’invito dell’ex consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto sulla situazione dell’Ato rifiuti che sta interessando Enna ma anche i diversi comuni tra cui Barrafranca. Critiche arrivano sull’ evolversi della situazione e le criticità gestionali ed economiche dell’ Ato Rifiuti. “ Occorre ricordare – ha detto Regalbuto – che gli attuali componenti del Collegio di liquidazione hanno promosso l’ azione di responsabilità nei confronti dei precedenti componenti del Collegio composto da Sutera e Interlicchia, tra le motivazioni la non legittimità del passaggio dei lavoratori di Sicilia Ambiente all’ Ato Rifiuti operazione che ha fatto aumentare costi e personale in capo all’ Ato; è successo però che dopo che i sindaci hanno deliberato l’ azione di responsabilità l’ attuale Collegio non ha promosso l’ annullamento in autotutela degli atti rendendosi pertanto complice di quanto consumato e considerato illegittimo anche da parte di numerosi comuni con diverse diffide”. E su una mancata revoca di atti amministrativi Regalbuto dice: “Non hanno revocato gli atti amministrativi con i quali sono state aumentate nel 2014 le ore a numerosi lavoratori portandoli a tempo pieno aggravando pertanto i costi il tutto palesemente contrario a quanto previsto dalla legge 9/2010”. Infatti secondo quanto appreso dopo aver revocato gli atti ritenuti illegittimi l’ attuale Collegio di liquidazione in via emergenziale doveva porre in essere tutti gli adempimenti per indire una gara ad evidenza pubblica utile per l’ assegnazione del servizio ambientale . “Oggi la crisi finanziaria dell’ Ato e l’ eccedenza del personale amministrativo, alcuni dei quali con aumenti di livello in disprezzo della legge 9/2010 è dovuta – continua Regalbuto – al fatto che non sono state rimosse delle evidenti illegittimità pertanto ognuno deve assumersi adesso le proprie responsabilità, e il rischio è che i sindaci sottovalutando l’ incidenza di quanto non fatto i liquidatori oggi potrebbero assumersi con scelte sbagliate responsabilità erariali. E’ necessario che Collegio di liquidazione rimetta il proprio mandato e restituire ai sindaci il potere di indirizzo e controllo.” L’ ex consigliere provinciale non risparmia critiche neanche all’ attuale presidente delle SRR, Francesco Bivona attuale sindaco di Regalbuto. “E’ sotto gli occhi di tutti, ma nessuno stranamente ne parla – ha detto Regalbuto – come attualmente a Regalbuto è presente per la gestione del servizio un dipendente dell’ Ato Rifiuti che riveste la qualifica di 8 livello, una figura altamente professionale, come si legge nel contratto di Federambiente, le cui mansioni non sono riconducibili a ruoli nei comuni, ma questa è un’ altra storia di cui il presidente Bivona, sindaco di un comune che può permettersi spese del genere, dovrà risponderne principalmente ai cittadini che lo hanno eletto”. L’ ex consigliere provinciale incontrerà presto anche il presidente della Commissione regionale Antimafia On. Nello Musumeci ed esporrà la complessa problematica dei rifiuti in provincia.