Mercoledì mattina alle ore 9,30 i funzionari del ministero dello sviluppo economico notificavano all’emittente televisiva Teleoasi lo spegnimento del canale di trasmissione. In termini più banali significava che Teleoasi cessava di trasmettere.
Salvatore Cilano a nome dei dipendenti Teleoasi ha diramato il seguente comunicato: “Che tristezza e che rabbia, governo e politici che non voglio neanche definire, anche Tele Oasi ha spento il proprio segnale; “grazie ” di cuore a tutti voi politici impegnati a tutelare solo interessi di parte ed non avete pensato al lavoro dei vostri cittadini. In questi giorni hanno spento il segnale più di 30 emittenti televisive locali ed oggi anche noi. Una piccola azienda storica che ha lottato contro la crisi, ha fatto sacrifici per restare in piedi, alla fine si vedi tradita da uno stato che avrebbe dovuto aiutare le aziende; invece li ha lasciato in alto mare ad un triste destino”.
Nel contesto più vaste la terribile problematica viene affrontata dal tecnico Filippo Puzzo che ha un’azienda nel settore ed afferma: “Stamattina ha cessato le trasmissioni il Gruppo Televisivo Di Fazio di Catania, spegnendo il segnale dei propri canali (D1, D2 e tutti gli altri), cliente storico della mia azienda e di cui il titolare Francesco Di Fazio è un mio personale carissimo amico. Il circuito televisivo contava circa 10 canali attivi su tutta la Sicilia Centro-Orientale e vantava una storia nell’etere siciliana, ultra trentennale. Il Governo Renzi ha deciso questo, con un colpo di spugna, dalla sera alla mattina, senza nemmeno ritenere giusto aspettare il 20 aprile, data in cui ci sarà l’udienza relativa ai ricorsi che le emittenti interessate hanno presentato.
Di questo crimine di Stato sono complici, oltre allo stesso Governo, tutte le forza politiche di opposizione che, lo ripeto, non hanno mosso un dito per cercare di trovare una soluzione a questo massacro. Oggi è un giorno tristissimo per il mondo televisivo siciliano, il primo di altri giorni che sicuramente seguiranno”.
Infine Filippo Puzzo chiude con un appello: “Cari politici, continuate a farvi la guerra a colpi di post su FB, nei vostri bei salotti televisivi, continuate a far finta che tutto va bene, ma ricordate che avete sulla coscienza 300 famiglia buttate in modo ignobile sul lastrico”.