Nella riunione di giovedì 21 aprile 2016 il Salotto artistico-letterario “Civico 49” di Barrafranca (EN) ha ospitato il tanto conosciuto e apprezzato insegnante Angelo Di Dio. Un grande onore per il Salotto tenuto conto che il maestro Di Dio ha presentato, in esclusiva, ai presenti la sua ultima raccolta di poesie, in dialetto barrese, “L’occhi a lu bbarcuni”, uscita in edicola pochi giorni fa. Angelo Di Dio non ama presentare in pubblico le sue raccolte, questa volta però ha fatto un’eccezione, considerata la grande amicizia che lo lega al padrone di casa Gaetano Vicari e il grande valore culturale del Salotto.
Lo stesso Gaetano Vicari ha iniziato la cordiale conversazione, presentando la prima raccolta di poesie del poeta, pubblicata nel 2004, “U ma paisi -comu u pani da mammuzza”, di cui ha scritto la prefazione. La seconda raccolta del maestro Di Dio “U zittaggiu-accusì ieramu a Barrafranca”, è stata presentata da Carmelo Orofino, curatore della prefazione. Dell’ultima sua fatica “L’occhi a lu bbarcuni”, uscita in edicola giorni fa, ha parlato Filippo Salvaggio, amico e curatore della prefazione di questo nuovo libro. Emozionato da tanta accoglienza, il poeta Di Dio ha ringraziato tutti i presenti, spiegando come questa nuova raccolta è nata grazie al figlio Marcello il quale, rovistando tra alcuni documenti, aveva trovato quelle poesie. Da qui l’idea di farne una raccolta e di intitolarla “L’occhi a lu bbarcuni”. “Con la presente raccolta di versi, egli volge ancora “L’occhi a lu bbarcuni” per riportarci idealmente dentro a quei colori, i profumi, la quotidianità e la genuinità di una Barrafranca ormai lontana, così povera e felice, così semplice e pulsante”. Molte sono state le domande che i membri del Salotto hanno posto al poeta, il quale ha risposto in “dialetto”, con la sua consueta e modesta autoironia, ribadendo di considerare esagerate le analisi, le lodi e le critiche positive che i presenti attribuivano alla sua poesia. A conclusione della riunione, dopo un brindisi augurale, il Salotto si è sentito in dovere di ringraziare il poeta Angelo Di Dio per l’onore concesso, e soprattutto per la sua disponibilità e cortesia, donandogli una pubblicazione di alcuni suoi membri, con dedica a ricordo della giornata.
Il Salotto artistico-culturale “Civico 49” continua così a svolgere la sua proficua attività, non solo come condivisione e produzione di cultura, ma anche come valorizzazione e promozione dei personaggi barresi e non, che si distinguono in ogni campo culturale, e che altrimenti resterebbero poco conosciuti e apprezzati.
Angelo Di Dio nasce nel maggio del 1927 a Barrafranca (EN). Si diploma all’Istituto Magistrale di Piazza Armerina (EN) e insegna prima alle scuole elementari e successivamente didattica e tirocinio all’Istituto Magistrale di Barrafranca. In pensione dal 1995, riprende la sua vecchia passione per la poesia dialettale. Nel corso della sua vita scrive poesia all’inizio non destinate alla pubblicazione, una passione che si fa più forte quando incontra Tina, al suo fianco per 47 anni, che lo rende padre di 3 figli. Pubblica la sua prima raccolta di poesie dal titolo “U ma paisi – comu u pani da mammuzza” nell’anno 2004; nel 2009 una seconda raccolta “U zittaggiu- accusì ieramu a Barrafranca”; ed infine nel 2016 “L’occhi a lu bbarcuni”.
Rita Bevilacqua