Oggi e domani, nel palermitano, a Castellana Sicula verrà ricordato Giuseppe di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino di Matteo. Quando aveva quasi 13 anni, Giuseppe venne rapito al maneggio di Altofonte da un gruppo di mafiosi e dopo una lunga prigionia durata quasi due anni, venne ucciso e il suo corpo sciolto nell’acido in un casolare nelle campagne di San Giuseppe Jato per mano di Vincenzo Chiodo, Giuseppe Monticciolo e Salvatore Brusca.
Come vittima di una terribile vendetta trasversale nei confronti del padre, oggi a Giuseppe Di Matteo, il bambino che “sconfisse la mafia”, verrà intitolata una strada. La scelta di titolare una strada al piccolo Di Matteo è stata suggerita all’Amministrazione Comunale dal “sindaco – baby” di Castellana Sicula, Lorenzo Russo, che si è fatto portavoce di un desiderio che veniva dai rappresentanti degli alunni dell’ICS di Castellana Sicula, diretto dal professore Martino Spallino.
Le iniziative commemorative di Giuseppe, appassionato di equitazione, inizieranno oggi presso il Centro Addestramento Sicilia (CAS) che insiste proprio lungo l’asse viario interessato. Lo staff di “Zaffiro Team”, che gestisce l’importante struttura equestre, si sono messi a disposizione dei bambini e dei ragazzi castellanesi per il “battesimo della sella”, nella mattinanata dalle ore 10 alle 12 ma saranno disponibili anche nel pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30. La partecipazione è gratuita.
Domani, lunedì 30 alle 9,30, Sindaci e Amministratori, insieme ai sindaci- baby ed ai dirigenti degli Istituti Comprensivi della zona, alle autorità religiose e militari e agli studenti delle scuole castellanesi, si daranno appuntamento sempre al CAS per la proiezione del corto metraggio “Io Vivo” che racconta in pochi minuti la vita di Giuseppe Di Matteo. La regia del “corto” è stata curata da Marina Paterna, che presenzierà all’evento. Parteciperanno all’iniziativa i Sindaci di Altofonte e San Giuseppe Jato. A seguire, dopo un breve saluto del senatore Giuseppe Lumia, che rappresenterà la Commissione bicamerale d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, in corteo gli astanti si recheranno all’inizio della strada per l’apposizione della toponomastica dedicata al bambino che, secondo quanto dichiarato dal collaboratore di giustizia Giuseppe Monticciolo, fece perdere alla mafia “la faccia ed il rispetto della gente”. Alle 21,30, presso la struttura geodetica di Viale Risorgimento, spazio alla musica nel concerto della legalità “#pernondimenticare Giuseppe Di Matteo”. Piera Di Gangi, attrice teatrale, aprirà la serata leggendo uno stralcio delle struggenti dichiarazioni, raccolte dagli inquirenti dal pentito Vincenzo Chiodo, che segnarono gli ultimi istanti della vita del ragazzino. A seguire si alterneranno i musicisti Enrico Bellina e Fausto Terrana, Moffo Schimmenti e le Libere Corde, il Coro Polifonico delle Madonie e le voci bianche dello stesso coro diretto dal maestro Alessandro Valenza.