“Mi auguro che i sindaci e il Collegio di Liquidazione prendano atto della sentenza del Tribunale di Enna che ha dichiarato illegittime le assunzioni presso l’ Ato e responsabilmente si attivino in tempi brevissimi per ripristinare la legalità secondo quanto previsto dalla sentenza per non incorrere personalmente in responsabilità erariali”. A dichiararlo è l’ ex consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto dopo la recente sentenza del Tribunale di Enna che ha annullato la delibera con la quale gli ex liquidatori Intelicchia e Sutera avevano assunto all’ Ato i lavoratori di Sicilia Ambiente. La sentenza, a seguito di un ricorso promosso dal comune di Troina, ha annullato la delibera di assunzione e gli tutti atti successivi.
Sulla vicenda l’ attuale Collegio di Liquidazione aveva promosso l’ azione di responsabilità nei confronti degli ex liquidatori, ora deve promuovere gli atti amministrativi consequenziali per non incorrere nella stessa azione di responsabilità per eventuale “omissione”.
“Il perdurare della situazione, non prendendo atto della sentenza esporrà il Collegio di Liquidazione e i sindaci a risponderne dinanzi alla Corte dei Conti, da diversi anni – ha detto Giuseppe Regalbuto – pubblicamente denuncio l’ assurda gestione dei rifiuti in provincia di Enna e le scelte politiche effettuate, oggi tutto questo si ripercuote sulla pelle dei lavoratori i quali a mio avviso devono essere subito tutelati dai sindaci nei comuni ricorrendo all’ urgenza prevista dall’ art. 191 oppure indicendo l’ appalto del servizio, secondo me – continua Giuseppe Regalbuto – dopo aver fatto transitare nella S.R.R i lavoratori che da sempre hanno lavorato presso l’ Ato e in possesso dei requisiti previsti dalla legge, gli esuberi dell’ ex Sicilia Ambiente tecnici e amministrativi, molti dei quali con livelli contrattuali alti e in possesso dei cosi detti superminimi devono essere riportati ai livelli iniziali di assunzione e attendere l’ indizione delle gare di appalto o l’ inserimento secondo quanto previsto dalla legge 9/2010 nel bacino regionale, una triste realtà oggi alle spalle dei lavoratori frutto di scelte errate”.
L’ ex consigliere Regalbuto si esprime negativamente anche sulla riforma che il governo regionale ha intenzione di promuovere sul versante dei rifiuti in Sicilia.
“Attualmente – dichiara Giuseppe Regalbuto – la normativa in vigore è quella prevista dalla legge 9/2010, il governatore Crocetta ha più volte annunciato una riforma ma difficilmente sarà approvata dall’ A.R.S dove tutti sono ormai in campagna elettorale, il PD della provincia di Enna – continua Regalbuto – ha gestito il settore dei rifiuti determinando i risultati gestionali che tutti oggi conosciamo, personalmente mi opporrò in tutti i modi, segnalando le anomalie all’ Anac di Cantone se qualcuno pensa di creare nuovi carrozzoni alle spalle dei cittadini continuamente tartassati da tasse per pagare dipendenti e privilegi che allo stato attuale alla luce della recente sentenza del Tribunale di Enna non possono più dichiararsi tali tenuto conto che si ritrovano oggi in possesso di contratti di assunzioni dichiarati nulli.”