Alessandro Canale, arrestato il 19 maggio scorso per detenzione e coltivazione di marijuana ai fini di spaccio, rimane ai domiciliari. Il riesame ha respinto il ricorso della Procura di Enna, la quale aveva impugnato la concessione dei domiciliari da parte del Gip Luisa Maria Bruno. Il giudice, in questo caso, aveva accolto il ricorso dei legali barresi Paolo Giuseppe Piazza a Catena Di Fazio. La Procura, invece, aveva impugnato la concessione dei domiciliari per l’ingente quantità e la gravità dei fatti oggetto dell’inchiesta. L’indagine da parte della Polizia aveva fatto evidenziare che in contrada “Camitrice” furono sequestrati più di mezza tonnellata di marijuana (essiccata e 180 piante con un’altezza di circa 2 metri). Il giovane barrese, incensurato, nel momento in cui fu convalidato l’arresto, avrebbe ammesso la coltivazione di marijuana, ma di non avere nessun rapporto con gli ambienti dello spaccio.La polizia, della sezione anticrimine, aveva atteso vicino la serra e poi quando Canale si è recato sul luogo e iniziato a lavorare hanno proceduto all’arresto. Ora quindi il barrese si trova ai domiciliari.