Oggi 29 giugno 2016 iniziano a Enna i festeggiamenti in onore della patrona Maria SS. della Visitazione, con l’apertura della Cappella dei Marmi che contiene il simulacro della Madonna. Dopo la recita dei vespri, dalla chiesa di San Pietro si svolgerà la processione delle chiavi che apriranno la porta della cappella della Madonna. Arrivati al Duomo, si assisterà all’apertura della porta e alla traslazione del simulacro della Vergine all’altare centrale dei Duomo, su un piccolo fercolo portato in spalla da alcuni confrati della Confraternita Maria SS. della Visitazione. Questo giorno ricorda, per tradizione, un evento legato all’arrivo del simulacro della Madonna nella città di Enna. La statua fu acquistata a Venezia nel 1412 e imbarcata su un veliero alla volta della Sicilia. Questo, giunto a “Capo Spartivento”, naufragò e la cassa contenente la sacra immagine della Vergine, sospinta dalle onde, si arenò presso il porto di Messina. Gli ennesi riconobbero la loro statua e ne chiesero e ottennero la restituzione, per cui il 29 giugno del 1412 fu condotta, da un carro trainato da bianche giovenche, fino ai piedi dell’altopiano da cui si affaccia la città. Si narra che improvvisamente il carro diventò pesantissimo, tanto che, sia i cavalli sia gli uomini che attendevano la Vergine, non riuscirono a trasportarlo sulla sommità del monte su cui si adagia Enna. Dalle campagne giunsero i mietitori, i cosiddetti “ignudi”, i quali senza alcuna fatica riuscirono a portare la sacra effige sino al Duomo. Questi da allora furono denominati, per il prodigioso evento “nudi mai più abbandonati”. Ecco perché da sempre i portatori sono a piedi nudi, tradizione tramandata da padre in figlio. In ricordo di questo evento, ogni anno, il 29 giugno è aperta la cameretta in cui la statua è custodita tutto l’anno, tra un’immensa folla di fedeli, al Duomo, per poi essere traslata sull’altare maggiore della Chiesa.
Il 2 luglio è il giorno centrale della festa della Patrona, solennizzata, dapprima, con messe in Duomo e poi, di pomeriggio, con la processione. Questa fa tappa in numerose piazze, dove sono esplosi a salve colpi di cannone, le cosiddette “sarbiate”. La processione termina in Piazza Europa, nella chiesa di Montesalvo, dove il simulacro rimarrà per due settimane. La festa termina con particolari giochi pirotecnici, fatti esplodere a ritmo di musica.
Foto di Giuseppe Arangio, fotografo e grafico pubblicitario.
Rita Bevilacqua