Oggi la seconda seduta del consiglio comunale dove a leggere la formula del giuramento sono rimasti i tre consiglieri neoeletti della maggioranza, Vanessa Alessi Batù (Pd), Michela Strazzante (Udc) e Fabrizio Ferrigno (Sicilia Futura). A distanza di pochi giorni e dopo il giuramento dei tredici consiglieri comunali rimane ancora da completare la fase del giuramento dei tre consiglieri neoeletti i quali solo dopo potranno essere immessi nell’esercizio delle loro funzioni. A curare questa fase sarà oggi il consigliere anziano, Alessandro Tambè, il quale presiederà, con inizio alle ore 19, la seconda seduta del consiglio comunale dopo le elezioni dello scorso 5 giugno. Ad essere stati eletti 16 consiglieri comunali, che sono 4 in meno rispetto alla passata legislatura dato che è stata modificata la legge elettorale. A tenere banco la nomina del presidente del consiglio comunale dove il sindaco ha una maggioranza formata da 10 consiglieri ( 4 dell’ Udc, con Clorinda Perri, Salvatore Cumia e Giovanni Patti e Michela Strazzante, 3 del Pd con Vanessa Alessi Batù, Kevin Cumia e Giuseppe Vetriolo, e tre di Sicilia Futura con Fabrizio Ferrigno, Stella Strazzanti e Danila Flammà). Sono invece in 6 quelli della minoranza con i tre consiglieri del M5S con Alessandro Tambè, Katia Baglio e Alice Crapanzano, poi Giuseppe Ferrigno (Il Megafono), Calogero Zuccalà (Sicilia Democratica) e Giovanni Di Dio (IdeaComune). Il presidente del consiglio dovrebbe essere espressione della maggioranza che sostiene il sindaco Fabio Accardi ma tutti quanti sperano che l’elezione arrivi entro stasera e poi il neo presidente del consiglio si adoperi a convocare con urgenza una seduta straordinaria perché entro il 7 di luglio vi è una scadenza importante sul problema rifiuti e di cui l’amministrazione è stata impegnata nei giorni scorsi. Tra i punti all’ordine del giorno ci sarà anche la votazione del vicepresidente del consiglio. Tante le voci che però fino ad oggi non trovano conferma dove la nomina del presidente del consiglio possa trovare espressione sia nel Partito Democratico che nell’Unione di Centro e dove vi sarebbero dei malumori che a quanto pare dovrebbero essere risolti secondo una dialettica politica e secondo delle regole che la politica impone. La certezza è che l’espressione del voto sarà espresso dentro una cabina e un uomo potrebbe essere eletto presidente mentre una donna potrebbe ricoprire la vicepresidenza. Anche la minoranza potrebbe esprimere un nome ma sembra che non vi sia una larga condivisione o, se c’è, vuol dire che si alcuni equilibri della maggioranza sia venuti meno. Oggi anche il giuramento del primo cittadino Fabio Accardi.