A pochi giorni dalla formazione della giunta e del giuramento dei consiglieri, ultimati ieri con Frabrizio Ferrigno, Michela Strazzante e Vanessa Alessi Batù la maggioranza assegnata al sindaco Fabio Accardi si sgretola. Tutti i nodi vengono al pettine già durante la seconda seduta del consesso civico con la votazione del presidente del consiglio. Dopo la prima votazione (tutte schede bianche) a spuntarla come presidente del consesso civico è Giovanni Di Dio (eletto nella lista civica Idea Comune) della minoranza con 7 voti, poi Kevin Cumia (eletto nella lista del Pd) con 6 voti e infine 3 schede bianche. Il M5S anticipatamente aveva dichiarato di votare scheda bianca anche per la votazione del vicepresidente. Questa volta la carica viene assegnata al consigliere “in rosa” Katia Baglio del M5S con 13 preferenze tranne le tre schede bianche. Da questa votazione è emerso che il sindaco Accardi non ha la maggioranza nonostante dopo le elezioni comunali del 5 giugno scorso gli elettori avevano assegnato la maggioranza con l’apparente stabilità in consiglio comunale. Erano 10 i consiglieri eletti nella maggioranza su un totale di 16: 4 consiglieri dell’ Udc, 3 consiglieri di Futura Sicilia e 3 consiglieri del Pd. Ma in pochi giorni la maggioranza si è sfaldata e a renderlo evidente è stato il primo cittadino Accardi durante le sue dichiarazioni forti ieri nella seduta del consiglio comunale. I consiglieri comunali che sono intervenuti ieri hanno chiesto un’azione forte del sindaco e questo è stato puntualmente fatto dato che Accardi ha chiesto l’azzeramento delle cariche assessoriali. I quattro assessori subito dopo, formalmente, hanno dato le loro dimissioni. Accardi consapevole della crisi di maggioranza, nonostante abbia governato per pochi giorni, ha affermato che nonostante le difficoltà del momento e i necessari atti che hanno bisogno di essere approvati come ad esempio il regolamento per i rifiuti (scade il 7 luglio), si metterà a lavoro per creare una nuova maggioranza.