Il 16 luglio la Chiesa festeggia la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. La devozione alla Madonna del Carmelo è una delle devozioni più antiche, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Carmelitani). Si tramanda che il primo profeta d’Israele, Elia (IX sec. a.C.), dimorando sul Monte Carmelo (che per tradizione fu il luogo di sosta della sacra Famiglia che ritornava dall’Egitto. E’ una catena montuosa, che si trova nell’alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin), ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quell’immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria. La Tradizione racconta che già prima del Cristianesimo, sul Monte Carmelo (Karmel = giardino-paradiso di Dio) si ritiravano degli eremiti, vicino alla fontana del profeta Elia, poi gli eremiti proseguirono ad abitarvi anche dopo l’avvento del cristianesimo e verso il 93 un gruppo di essi che si chiamarono poi ”Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, costruirono una cappella dedicata alla Vergine, sempre vicino alla fontana di Elia. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, dei monasteri in Occidente. Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell’Ordine, beato Simone Stock, durante la quale avrebbe ricevuto dalla Vergine uno scapolare (striscia di stoffa con apertura per la testa, pendente sul petto), segnale dell’amore di Maria e la rivelazione di privilegi concessi alla sua devozione con la frase: “Protego nunc, in morte juvo, post funera salvo!”. Questi privilegi, conosciuti come “privilegio sabatino”, sono la promessa della salvezza dall’inferno, per chi indosserà lo scapolare e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte. Molti Papi ne hanno approvato e raccomandato il culto, da Pio XII a Giovanni XXIII.
A Barrafranca (EN) nella chiesa Maria SS. della Purificazione, chiesa Madre, vi è nel transetto di sinistra una cappella dedicata alla Madonna del Carmelo. Nella “Guida alle principali chiese di Barrafranca” di Gaetano Vicari, si legge che la cappella era intitolata alla Vergine Maria già ai tempi in cui i fratelli Signorelli (1880) abbellirono la chiesa con i loro stucchi. Di fatti la cappella reca in alto la scritta AVE MARIA. Nel 1995 fu restaurata da Giuseppe Puzzanghera e dagli anni ’60 vi trova posto l’attuale statua della Madonna del Carmelo, scolpita in legno da Luigi Santifaller di Ortisei (1960). Prima della riforma Vaticana, il simulacro della Vergine era portato in processione per la consueta “via dei Santi”. La processione scomparve come anche tante altre e i festeggiamenti rimasero solo in in chiesa, con il triduo e le celebrazioni eucaristiche del giorno della festa solenne. Inoltre nel giorno della festa vengono benedetti gli scapolari. Dopo tanti anni e in via eccezionale, domenica 12 luglio 2015, in occasione del 50° anniversario dell’Ordinazione Presbiterale dell’allora parroco don Alessandro Geraci, il simulacro della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo venne di nuovo portato in processione per la “via dei Santi”.
Rita Bevilacqua