Disservizi Ufficio Postale di Pietraperzia di via Tripoli. Il sindaco di Pietraperzia Antonio Calogero Bevilacqua scrive ai vertici di Poste italiane a livello nazionale (al direttore generale), regionale, provinciale e locale. “Siamo rammaricati di dover venire a conoscenza, giorno dopo giorno, dei continui disservizi – si legge nel comunicato del sindaco Bevilacqua – causati dal Vostro Ufficio presente nel Comune di Pietraperzia”. Vengono poi elencati i disservizi. Per la carenza di personale agli sportelli il sindaco Antonio Bevilacqua scrive: “È da oltre un anno che l’ufficio postale di Pietraperzia necessita di una unità in più. Parecchi mesi addietro, infatti, è stata trasferita una vostra dipendente e non si è provveduto alla sua sostituzione. Da allora, in previsione dei giorni di maggiore afflusso, è corsa ai ripari con continue richieste (anche da parte di questa amministrazione) di personale. Richieste che talvolta vengono accolte, talaltra no”. Non vengono dimenticati “i problemi nella consegna della posta a giorni alterni. Quest’ultima scelta, che ha creato non pochi problemi alla cittadinanza, è chiaramente frutto di una vostra politica aziendale e, pertanto, si colloca in un piano diverso rispetto ai primi due che rappresentano disservizi inspiegabili”. “Mi permetto, comunque, di segnalare – scrive ancora il sindaco Antonio Bevilacqua – che si tratta di una decisione poco accorta per un gruppo che dovrebbe fare dell’efficienza e della puntualità una delle proprie carte vincenti”. “Poste Italiane a Pietraperzia – scrive ancora il sindaco – sta creando grossissimi disagi alla clientela, nonostante questa sia numerosa”. E conclude: “A nome dei miei concittadini, Vi invito a ripristinare urgentemente il normale funzionamento dell’ufficio. In mancanza di una pronta e significativa risposta da parte vostra siamo pronti a portare avanti una protesta forte avverso la vostra gestione”. I disservizi più gravi sono da registrare nel recapito posta. La situazione è diventata insostenibile, a detta della gente, perché la posta arriva in ritardo e, talvolta, con le bollette scadute. Gli utenti sono quindi costretti a pagare la mora loro malgrado. Intanto fino a ieri Poste Italiane non aveva risposto alla lettera del sindaco Antonio Bevilacqua che si riserva di scrivere, nei prossimi giorni, una seconda lettera a Poste Italiane. Dalla direzione regionale di Poste Italiane chiariscono che “eventuali disfunzioni del servizio recapiti possono essere stati causati dalla implementazione di un nuovo modello del servizio recapiti”.
G.M.