Due cugine omonime Nunzia Maniglia, una di Gela e l’altra di Barrafranca si incontrano dopo 50 anni. Il luogo dell’incontro casualmente è Marina di Acate in una casa di una coppia barrese Salvatore Vetriolo e Rosa Giunta i quali anche loro con grande meraviglia hanno accolto la lieta notizia.
Le due cugine avevano la nonna Nunzia Maniglia il cui soprannome era “A Terranuvisa”, nome antico di Gela.
La numerosa stirpe dei Maniglia quindi è originaria di Gela ma a Barrafranca nei primi anni del Novecento una figlia dei Maniglia, Nunzia Maniglia sposò un barrese Angelo Maniglia (nonostante avesse lo stesso cognome non avevano nessuna relazione di parentela), che emigrato in America era ritornato nella cittadina barrese; Angelo Maniglia conosciuto con il soprannome di “Mastrangelo”, esperto in muratura,
era proprietario di un intero quartiere a Barrafranca del Poggio Guglielmo. L’ unico ricordo della due cugine Nunzia Maniglia era quello del luogo di ritrovo, una campagna del territorio di Gela in contrada “Spinasanta” dove giocavano da piccole. “ La lontananza dopo 50 anni si è spezzata – afferma la gelese Nunzia Maniglia – ed è stato un piacere aver accolto assieme a mia sorella Grazia la mia amata cugina. E’ bello ricordare quei momenti indimenticabili anche se piccole come il momento dell’abbraccio e il gioco dell’altalena sotto l’albero in contrada Spinasanta a Gela”. Nunzia Maniglia di Gela, 62 anni, è una della numerosa prole di otto figli (oltre a lei Grazia, 72 anni, e poi Pietro, Manuela, Rosario, Onofrio, Giuseppe Carmelo e Turi) e il padre era Francesco mentre la mamma Rosa Faraci. “ E’ stata un’ emozione forte e bella – afferma la barrese Nunzia Maniglia – tanto che sembrava ha rispettato tutti i canoni della trasmissione Carramba che sorpresa. Aver ritrovato la mia cugina, seppur dopo 50 anni significa riconoscere le mie radici è ritrovare il legame affettivo perso da tanto tempo. Un’estate questa che ricorderemo a lungo”. Nunzia Maniglia di Barrafranca, 54 anni, è figlia di Antonino Maniglia e Beatrice Vetriolo; il padre Antonino è il quarto di 7 figli con Onofrio, Calogero, Giacomo, Carmela, Gina e Maria. Alla “Carrambata” nella zona marina di Acate si è aggiunto anche un altro cugino “ritrovato”, Luigi Anzaldi di Palagonia. Ma il mese di agosto fortunato per la famiglia Maniglia è ricordare perché sempre per la famiglia Maniglia nel messinese pochi giorni fa un figlio della gelese Nunzia Maniglia ha incontrato casualmente un gruppo di barresi che sono risultati suoi parenti e che fanno parte di un noto gruppo canoro dei LeNuAria.