“Dopo i giusti proclami mi auguro che il commissario dell’ Ato rifiuti Sonia Alfano vada a individuare le responsabilità, complicità e negligenze di natura gestionale che negli anni hanno determinato un sistema di illegalità e una continua mangiatoia”.
E’ questo l’ appello che lancia l’ ex consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto, che da anni evidenzia le criticità gestionali e finanziarie dell’ Ato Rifiuti di Enna.
“ Il commissario Alfano – ha detto Giuseppe Regalbuto – ha giustamente richiamato i sindaci dei comuni ad adempiere ad obblighi di natura finanziaria nei confronti dell’ Ato, deve non dimenticarsi che mentre spesso i sindaci si sono succeduti negli anni i vertici dirigenziali dell’ Ato sono rimasti sempre gli stessi percependo superminimi e lauti emolumenti, sarebbe opportuno che il commissario verifichi le singole responsabilità gestionali accertando omissioni e complicità che hanno indotto la società Enna Euno ad una crisi ormai irreversibile, i ruoli dirigenziali, come perfettamente conosce il commissario per loro natura non sono assolutamente esenti da responsabilità”. Nei giorni scorsi il commissario dell’ Ato Rifiuti Sonia Alfano ha evidenziato pubblicamente alcuni aspetti particolarmente critici dell’ Ato Rifiuti di Enna nello specifico i continui debiti della struttura, la mancanza dei contratti dei servizi con i comuni, il ricorso a ditte esterne per l’ espletamento del servizio in alcuni comuni, il non funzionamento degli impianti e altre inadempienze. “ Mi sento personalmente di rivolgere la piena solidarietà al commissario Alfano per l’ ardua impresa che si attinge ad espletare in provincia di Enna – ha proseguito l’ ex consigliere Giuseppe Regalbuto – mi corre l’ obbligo di ricordarle come siano state violate sistematicamente le leggi sulle assunzioni dei dipendenti i quali oggi si ritrovano con una recente sentenza che ne dichiara pubblicamente per alcuni l’ illegittimità, inoltre sono stati concessi aumenti contrattuali di livello e promozioni che attualmente gravano sul bilancio dell’ Ato in dispregio della legge 9 del 2010 che ne regolamenta in modo dettagliato il settore, in tal senso una recente sentenza condanna le posizioni apicali che hanno concesso il maturare di presunti diritti, l’ appello che rivolgo – continua Giuseppe Regalbuto – è quello di revocare atti illegittimi e ripristinare il tutto alla luce della normativa vigente per non incorrere successivamente nell’ ambito dell’ attività commissariale ad eventuali negligenze.”
L’ ex consigliere provinciale evidenzia anche altre problematiche di natura gestionale che riguardano l’ Ato Rifiuti. “Nell’ ambito del risparmio dei costi – prosegue Giuseppe Regalbuto – è opportuno ricordare che attualmente la struttura direzionale è ubicata in sette appartamenti a Enna, in tal senso sarebbe opportuno ricercare un immobile possibilmente pubblico che possa far risparmiare i costi dell’ affitto, per quanto concerne il rapporto con gli enti locali è auspicabile una sinergica azione di risanamento grazie anche al contributo tecnico di validi dirigenti dei comuni che a scavalco possono contribuire al risanamento della struttura mettendo a disposizione la loro professionalità maturata nel tempo e priva di elementi spesso imbarazzanti per fatti di cronaca verificatesi negli ultimi anni”.