Lo scorso 11 settembre a Licata, il sig. Riccardo Saitta di Barrafranca, ha abbandonato la fede cattolica per aderire alla “Chiesa cattolica ecumenica – diocesi di Sicilia – dei Santi Sergio e Bacco martiri”, ricevendo invalidamente l’ordinazione diaconale per le mani del sig. Agostino De Caro anche lui di Gela, che aveva aderito alla Chiesa ortodossa autocefala d’Europa, ricevendo l’ordinazione diaconale, presbiterale ed Episcopale. Il sig. De Caro, è stato presidente dell’Arcigay di Agrigento, carica che ha abbandonato aderendo alla Chiesa ortodossa autocefala d’Europa dove appunto è stato ordinato prete e poi vescovo, per poi fondare a Licata prima una Chiesa ortodossa autocefala intitolata a Santa Maria Maddalena e poi una “Chiesa cattolica ecumenica”, trasformando un locale in Licata in Cattedrale dedicata a San Damiano. La Chiesa non ha alcun riconoscimento canonico da parte delle stesse chiese ortodosse legittime che vietano l’accesso al sacerdozio alle persone con sentimenti ed emozioni omosessuali. La “Chiesa Ortodossa autocefala d’Europa” non è riconosciuta come tale da nessuna Chiesa Ortodossa canonica e pertanto non rappresenta in alcun modo l’Ortodossia.
L’abbandono della fede cattolica di Riccardo Saitta è avvenuta poiché lo stesso aderendo alla Chiesa Cattolica ecumenica, e ricevendo illecitamente e invalidamente l’ordinazione diaconale è incorso nella scomunica Latae sententiae.
L’arcivescovo di Agrigento, card. Francesco Montenegro già nel 2013 aveva inviato una notifica all’arcidiocesi di Agrigento, facendo divieto di accogliere e riconoscere il sig. De Caro come sacerdote e vescovo cattolico e divieto di partecipare a “pretesi atti di culto cattolico”.Il sig.Riccardo Saitta è stato nominato da De Caro Cancelliere della Curia e destinato alla formazione e costituzione della comunità Eucaristica Gesù bambino di Praga della zona pastorale iblea.
