E’ stato presentato a Expo Milano il 17 ottobre, Giornata internazionale contro la povertà, il Rapporto Caritas 2015 sulla povertà e l’esclusione sociale, dal titolo “Povertà plurali”. La presentazione è avvenuta presso il Conference Centre Expo Milano all’interno del Convegno “Diritto al cibo. Interventi di prossimità e azioni di advocacy”, incentrato sul tema della povertà alimentare a Milano, in Italia e in Europa. Il rapporto è scaricabile al seguente Link
L’incontro ha consentito di approfondire il tema del diritto al cibo in contesti europei, vedere le azioni poste in essere da Caritas per contrastare il fenomeno della povertà alimentare, dai pacchi viveri agli Empori della Solidarietà, ma anche un momento di riflessione sulle politiche necessarie a garantire tutele adeguate affinché ciascuno possa provvedere autonomamente a sé e alla propria famiglia. Nella stessa occasione Caritas Europa ha presentato l’azione di advocacy sul diritto al cibo e le sue ricadute sulle istituzioni europee.
Nel nostro territorio, dove opera la Caritas della Diocesi di Piazza Armerina, nello specifico gli interventi sono diretti ad un numero sempre maggiore di famiglie o persone, divise per tipologie diverse, la percentuale maggiore è di famiglie italiane, sud Italia 63.6, in controtendenza rispetto al nord Italia dove sono maggiormente quelle straniere ad usufruire dei servizi in misura del 68.3%. Nello specifico sono famiglie o persone italiane e straniere, monogenitoriali a causa di vedovanza e/o separazioni, detenuti o ex detenuti, presenza di figli minori, famiglie numerose, persone sole.
Su 224.000 abitanti, di cui 216.000 battezzati, vengono assistite più di 3000 famiglie con 6000 interventi, senza tenere conto degli interventi che vengono gestiti direttamente dalle parrocchie di ogni comune. C’è poi il dato sommerso, dovuto a quelle persone che non si rivolgono alla Caritas direttamente o si rivolgono ad altri enti, i comuni con l’assistenza sociale, famigliari parenti ecc…
Le tipologie di interventi sono il pagamento delle utenze domestiche, affitti e sfratti, farmaci, alimenti, bombole, biglietti aerei per visite mediche, interventi straordinari per patologie gravi, interventi su abitazioni alquanto precarie, ecc..
E’ un quadro alquanto allarmante e ancora di più se a tutto questo aggiungiamo il risveglio del fenomeno migratorio dovuto alla crisi e alla disoccupazione che non accennano ad avere segni di ripresa, fenomeno conosciuto negli anni del dopoguerra e che oggi si ripresenta nella sua dura realtà.
Una forma di aiuto ai giovani che desiderano intraprendere e che non hanno le idee chiare o trovano difficoltà, avviene attraverso il Progetto Policoro che da otto anni opera con il suo motto “Giovani, Vangelo, Lavoro” e con una frase di Don Mario Operti “Non esistono formule magiche per creare lavoro. Occorre investire nell’intelligenza e nel cuore delle persone“