PIETRAPERZIA. Il comune non è in grado di garantire gratuitamente il trasporto dei pendolari, che in atto sono 300 e raggiungono i centri di Caltanisetta, Barrafranca, Enna e Piazza Armerina. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha indetto una assemblea cittadina e ha diramato un avviso con il sistema de “Il Sindaco Comunica” dove scrive: “Per avviare una discussione propositiva con gli studenti e le famiglie è indetta una riunione pubblica che si terrà alle ore 17:00 di giorno nove prossimo presso i locali della Società Operaia Regina Margherita”.Il sindaco nel contesto comunica che sono stati tagliati i contributi regionale e ne dà una comunicazione ufficiale:
“A seguito delle manovre poste in essere dalla Regione Siciliana, ci è stato comunicato che una cospicua parte dei trasferimenti per l’anno 2016 dovranno essere imputati all’anno 2017. In particolare la Regione Siciliana non garantisce più i trasferimenti rivolti a garantire a tutti gli studenti il diritto-dovere, costituzionalmente sancito, all’istruzione. Di conseguenza, allo stato attuale, questo ente non potrà garantire a tutti gli studenti il pagamento delle spese di trasporto per gli istituti di istruzione secondaria”.
Nella sua stoccata critica il sindaco così protesta: “Stiamo vivendo il momento più basso di tutta la nostra storia costituzionale e negare anche il diritto allo studio sarebbe quanto di più grave per una Nazione che professa, fra i diritti inviolabili, quello dell’uguaglianza. Non si può rimanere inermi ad accettare ulteriori negazioni”.
Il documento del primo cittadini per conoscenza è stata inviato anche al prefetto di Enna Maria Rita Leonardi, al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, al deputato regionale Giancarlo Cancelleri, ai gruppi parlamentari dell’ARS ed al responsabile del settore Economico – finanziario del comune di Pietraperzia Gianfilippo Marino. Per il mese di novembre il trasporto dei pendolari è stato garantito, ma resta scoperto il mese di dicembre. Il trasporto di ogni pendolare viene a costare al comune circa cento euro al mese.