I Collaboratori del Giornale di Sicilia della Provincia di Enna hanno scritto una lettera aperta all’Editore del Giornale di Sicilia Dott. Antonio Ardizzone, al condirettore responsabile del Giornale di Sicilia, Dott. Giovanni Pepi, e per conoscenza al Comitato di Redazione del Giornale di Sicilia per mostrare il loro disappunto su quanto sta succedendo con la pubblicazione delle pagine del quotidiano, senza dare risalto alle pagine dell’Edizione di Enna. Pertanto chiedono un incontro urgente con la direzione del giornale di Sicilia.
La lettera aperta porta la firma di giornalisti dei comuni dell’ennese che operano da tempo inviando svariati pezzi al fine di “raccontare” il territorio ennese.
Questi i nomi dei collaboratori: Lino Buzzone, Riccardo Caccamo, Rino Caltagirone, Gaetano Di Gaetano,
Paolo Di Marco, Doriana Graziano, Danila Guarasci, Grazia Mignacca, Gaetano Milino, Angela Montalto, Filippo Occhino, Roberto Palermo, Pierelisa Rizzo e Mariangela Vacanti.
Di seguito la lettera aperta:
Dal 2 novembre il riferimento all’edizione di Enna è scaraventato in un calderone chiamato “Cronache delle città – Sicilia orientale”, dove c’è di tutto e non c’è niente, se non l’annullamento dell’identità dei territorio.
I collaboratori di Enna chiedono con urgenza un incontro con la direzione del Giornale di Sicilia per discutere del ruolo che il quotidiano di Palermo vorrà continuare a esercitare sul territorio ennese dando a esso voce come fa da decenni.
Abbiamo letto che è stata intrapresa una svolta verso la qualità per combattere la crisi e per uscire fuori dalla stagnazione delle scarse vendite. Se il motto di questo restyling è “cambiare per sopravvivere e conservare un ruolo”, a noi appare un controsenso perché il nostro ruolo, quello di dare voce a chi voce non ne ha, ci è stato negato da un giorno all’altro. Un vero furto per la nostra provincia abbandonata anche dall’informazione così come per le altre realtà più grandi come Caltanissetta, Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.
Vorremmo ricordare, con orgoglio, che, in tema di qualità, la squadra dei collaboratori di Enna, ha dato ampia prova e grande dimostrazione. Questo gruppo di lavoro, intorno al 1996, prese in mano l’edizione della Cronaca di Enna moltiplicando il numero delle copie vendute e diventando, senz’altro, il quotidiano di riferimento, per qualità e approccio alla notizia, dell’intero territorio. Per noi è stato orgoglio, soddisfazione, realizzazione professionale lavorare per questa storica testata. Oggi tutto ciò è solo un pallido ricordo.
Con questo documento chiediamo:
All’editore e alla direzione, con i nostri nomi e cognomi come abbiamo l’abitudine di fare senza nasconderci dietro sigle, chiediamo
– di promuovere un incontro, da effettuarsi entro il prossimo venerdì. Lo chiede l’emergenza della situazione, a tutela dei nostri lettori che, per anni, ci hanno dato fiducia e adesso, rimasti orfani, manifestano il loro disappunto
-il ripristino delle edizioni locali con almeno quattro pagine per la Cronaca di Enna. Chiediamo sempre all’Editore e alla direzione, e, un incontro per confrontarci.
Alle istituzioni locali, alle Forze dell’Ordine, al mondo dell’associazionismo, delle organizzazioni di categoria, realtà con le quali negli anni abbiamo instaurato un proficuo rapporto di collaborazione, chiediamo di solidarizzare con la nostra battaglia e esprimere il dissenso e il disagio per il nuovo corso dell’informazione nel tessuto ennese.
Infine ai lettori, che in questi anni ci hanno seguiti con grande interesse sostenendoci e sollecitandoci a fare sempre meglio, va il nostro ringraziamento.
Auspichiamo che il Giornale di Sicilia possa riflettere sulle decisioni prese e tornare alla struttura solida di qualche anno fa per assicurare voce ad un territorio che in troppi vogliono annullare.