Il pronto soccorso del Chiello non chiude, parola dellAss. Gucciardi

Il pronto soccorso del Chiello non chiude, parola dellAss. Gucciardi

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L’Assessore Baldassarre Gucciardi si occupa, dal Luglio 2015, della salute pubblica in Sicilia, ha redatto un documento che per la verità non è ancora arrivato all’aaposita commissione Sanità, ma che per i suoi contenuti ha già fatto partire numerose proteste in tutta la regione per i pesanti tagli e gli accorpamenti previsti. A dire la verità se ne parla da tempo, nel mirino anche l’ospedale di Mazzarino, il cui sindaco tenta in tutti i modi scongiurare l’evento con manifestazioni cittadine e con il coinvolgimento dei comuni vicini.

Ieri è stata la volta di Piazza Armerina, anche qui non per la prima volta, ad organizzare una manifestazione, che però ha avuto poca partecipazione, vuoi per l’assenza degli studenti, che in questi casi sono quelli che “riempiono”, vuoi perchè i cittadini ormai credono poco a questa forma di protesta. Di contro la manifestazione ha avuto la partecipazione dell’amministrazione con il sindaco in testa, il Vescovo Gisana e della Lantieri e il TG3 regionale che ha dato sicuramente maggiore visibilità all’evento, tutti hanno convenuto che l’ospedale Chiello non deve chiudere, serve un bacino d’utenza di 80.000 persone distribuite tra i comuni vicini e quindi “non c’è dubbio che non deve chiudere” ma la Lantieri aggiunge una frase che forse spiega, a nostro avviso, il vero problema “ma l’ospedale così com’è chiude per lenta agonia, deve essere rivalutato, …occorrono i medici…ho saputo che non funziona la TAC…“. Peccato, aggiungiamo noi, che non abbiamo più strade per raggiungere Piazza Armerina e quelle che ci sono sono tenute in pessimo stato, altro che sito Unesco, ma questo è un altro discorso.

A rafforzare la protesta si registra anche la dichiarazione  del vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino, piazzese, che difende a spada tratta il pronto soccorso del’ Chiello; “Una ulteriore penalizzazione per il territorio ennese e dell’entroterra siciliano ed un esempio di classica miopia e mancanza di strategia politica. che si possa chiudere in un sito Unesco il pronto soccorso perché significa non avere lungimiranza nell’ottica di una vero e concreto rilancio dell’economia legata al turismo su cui si fonda quest’area importante della Sicilia e contravviene a quella idea di ospedali riuniti di cui si è sempre parlato in Commissione. che non sia possibile penalizzare, anche sul fronte della sanità, i territori della Sicilia centrale tenuti sempre in scarsa considerazione da chi è tenuto a fare scelte che, comprendo, sono difficili”.

La risposta non si è fatta attendere, l’Asessore Gucciardi, sempre tramite il Tg Regionale, ha smentito la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Chiello, che, insieme ai cittadini tira così un sospiro di sollievo. Ma viene spontaneo chiedersi per quanto tempo resisterà?

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