Come disposto da Papa Francesco, la celebrazione di chiusura del Giubileo straordinario nelle Chiese particolari è costituita essenzialmente dalla celebrazione eucaristica della XXXIII domenica del Tempo Ordinario. La celebrazione diocesana per la conclusione dell’Anno Giubilare è prevista nella nostra Cattedrale di Piazza Armerina, sabato 12 novembre alle ore 17. I presbiteri e i diaconi si troveranno tutti presso il Museo Diocesano (ore 16,30) dove rivestiranno i paramenti per la breve processione introitale dalla Porta Santa della Misericordia.
Terminata l’orazione dopo la Comunione, il Vescovo introdurrà il canto del Magnificat per ringraziare Dio dei tanti doni di misericordia ricevuti in quest’anno in tante iniziative di preghiera, di catechesi e di carità, nei numerosi pellegrinaggi e nella celebrazione del Sacramento della Riconciliazione, che hanno coinvolto comunità e persone singole, tanti cristiani e tanti uomini e donne di buona volontà nella nostra Diocesi. Dopo il canto del Magnificat, il Vescovo affiderà la Diocesi alla Vergine Maria e darà il mandato a tutti i fedeli della Chiesa piazzese, nell’impegno delle opere di misericordia, ad essere nella vita e sulle strade del mondo testimoni accoglienti e credibili della misericordia di Dio.
Per disposizione del Vescovo tutte le celebrazioni vespertine di sabato 12 novembre sono sospese.
Il Santo Padre Francesco ha riservato la conclusione dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia per la domenica 20 novembre alla sola Basilica di San Pietro in Vaticano. Solamente nelle 4 basiliche papali ha senso parlare di chiusura della Porta Santa, secondo la millenaria tradizione. Porta Santa che poi verrà anche murata fino al prossimo Giubileo. Da noi, le porte delle chiese sono sempre generalmente aperte e usate normalmente. Quindi si eviti una falsa chiusura, per la verità dei segni.
Nei vari luoghi dove sono state aperte le Porte Sante della carità, la conclusione del Giubileo potrà consistere nella celebrazione della Santa Messa o della preghiera dei Vespri come sotto indicato presieduti dai Vicari foranei o dai sacerdoti delegati dal Vescovo nella domenica 13 novembre. Prima della celebrazione si potrà dare spazio anche ad alcune testimonianze di persone o gruppi che fanno memoria grata e riconoscente a Dio, ricordando i pellegrinaggi fatti, le occasioni di celebrazione, di preghiera e di catechesi, il perdono ricevuto e concesso, le iniziative di carità dell’anno giubilare.
Don Pasqualino di Dio – Delegato Diocesano per il Giubileo
ELENCO DELLE PORTE SANTE DELLA CARITA’ PRESENTI IN DIOCESI
- Basilica Cattedrale – Piazza Armerina
- Cappella della Casa circondariale – Piazza Armerina
- Oasi “Cusmano – La Malfa” – Piazza Armerina
- Cappella ospedaliera – Piazza Armerina
- Cappella ospedaliera – Enna
- Centro accoglienza “S. Lucia” – Enna
- Cappella della Casa circondariale – Enna
- Centro “La Tenda” – Enna
- Parrocchia Santa Lucia – Gela
- Parrocchia San Sebastiano – Gela
- Piccola Casa della Misericordia – Gela
- Cappella della Casa circondariale – Gela
- Cappella ospedaliera – Gela
- Tenda della Misericordia – Mazzarino
- Casa di riposo “Boccone del Povero” – Mazzarino
- Residenza per anziani “Le Viole” – Butera
- Casa di riposo e delle Fanciulle “Boccone del Povero”- Valguarnera
- Centro d’accoglienza “Zingale – Aquino” – Aidone
- Centro d’accoglienza “Villa Adelina” – Villarosa
- Casa di riposo “G. Giugno” – Niscemi
- Chiesa Sacro Cuore – Niscemi
- Casa di riposo “Madre Teresa” – Pietraperzia
- Residenza Sanitaria assistita – Pietraperzia
- Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice – Pietraperzia
- Istituto “Riggio” – Riesi
- Chiesa Sacro Cuore – Barrafranca
- Chiesa San Giuseppe – Villapriolo
CONCLUSIONE DELL’ANNO SANTO NELLE CHIESE PARTICOLARI
Si potrà usare il formulario delle Messe per varie necessità “Per ringraziamento”; le letture siano quelle della domenica o del giorno previsto. I Vespri sono quelli del giorno previsto.
INTRODUZIONE E MONIZIONE
Tutti si fanno il segno della croce, mentre il Celebrante dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
La misericordia del Padre,
la pace del Signore nostro Gesù Cristo
e la carità dello Spirito Santo
siano con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Fratelli e sorelle nel Signore,
giunge al termine l’anno giubilare della misericordia.
In questi mesi abbiamo sperimentato un tempo straordinario
di grazia e di misericordia.
In questa celebrazione eucaristica
vogliamo innalzare al Padre il nostro canto di lode
e il nostro rendimento di grazie
per i tanti doni che ci ha elargito.
Ancora una volta accostandoci a questi santi misteri
invochiamo il balsamo della misericordia
riconoscendoci peccatori
e perdonandoci a vicenda dal profondo del cuore.
Terminata l’Orazione dopo la Comunione o al suo momento nei Vespri, il Celebrante introduce il cantico del Magnificat con queste o altre parole:
Fratelli e sorelle carissimi,
al termine dell’Anno Santo straordinario della Misericordia,
“Ringraziamo con gioia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo”,
perché in questo anno di grazia
“ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo”.
A tutti è stato offerto un tempo prezioso
di misericordi e di conversione.
Esprimiamo la nostra gioia e il nostro grazie
per i tanti frutti di bene.
Di tutto questo rendiamo grazie a Dio,
ricco di misericordia e di tenerezza.
Esprimiamo la nostra gioia e il nostro grazie
con le parole della Vergine Maria, nostra Madre.
Cantando la misericordia di Dio,
che si estende di generazione in generazione,
chiediamo che il Signore continui ad effonderla sul mondo intero
come la rugiada del mattino.
Canto del MAGNIFICAT
BENEDIZIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito.
Mostraci, Signore la tua misericordia
e assisti il tuo popolo
che ti riconosce suo Pastore e Guida;
rinnova l’opera della tua creazione
e custodisci ciò che hai rinnovato.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
Amen.
Mentre si esegue un canto di gioia, il celebrante con i ministri, seguiti dai fedeli, si recano alla porta santa e la varcano in segno di uscita verso il mondo e verso la storia.
fonte diocesiarmerina.it